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Aprile 2022

digitalizzazione - mano che indica icone digitali

Approvato il Bando Voucher Digitale I4.0 – ecco le novità del 2022

By Bandi

È stato approvato il Bando Voucher Digitale I4.0 per la digitalizzazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese, promosso dalle Camere di Commercio lombarde, da Unioncamere Lombardia e da Regione Lombardia per il sostegno degli investimenti in tecnologie, formazione e consulenza 4.0.

L’obiettivo ultimo è quello di incentivare la digitalizzazione aziendale nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 e dal progetto nazionale “Punto Impresa Digitale”, favorendo la collaborazione tra MPMI e soggetti altamente qualificati e l’adozione di modelli di sviluppo produttivo green e sostenibili, quali la produzione di vertical farming.

La novità dell’edizione 2022 è la suddivisione della misura “Voucher Digitale I4.0” in due bandi specifici:

  • uno base, per progetti caratterizzati da complessità contenuta e un investimento minimo di €3.000, con valutazione delle domande in ordine cronologico;
  • uno avanzato, per progetti complessi e con valori di spesa minimi di €15.000, con procedura valutativa a graduatoria.

1.BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: BASE

Soggetti ammissibili  Progetti finanziabili  Spese Ammissibili  Agevolazione  Tempistiche

2.BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: AVANZATO

Soggetti ammissibili  Progetti finanziabili  Spese Ammissibili  Agevolazione  Tempistiche

 

1. BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: BASE

Quali sono i soggetti beneficiari:

Possono presentare domande le micro, piccole e medie imprese lombarde che non abbiano beneficiato di contributi per il Bando “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021” e che risultano in regola con tutti i requisiti amministrativi, fiscali e previdenziali.

Quali sono i progetti finanziabili:

Sono ammissibili progetti incentrati sulle tecnologie digitali 4.0, ovvero soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 che favoriscano la digitalizzazione aziendale di processi, prodotti o servizi. Sono ammesse anche spese aggiuntive non propriamente 4.0, purché propedeutiche o complementari alle soluzioni tecnologiche oggetto del bando (ad esempio piani di digital marketing, di smart working, sistemi e-commerce e così via).

I progetti di “vertical farming”, finanziati con fondi di Regione Lombardia, devono inoltre riguardare sistemi di coltivazione agricola in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale, in assenza di terreno ovvero fuori suolo o anche in assenza di luce naturale, sviluppate su moduli verticali sovrapposti, sfruttando la combinazione di tecniche quali l’acquaponica, l’idroponica o l’aeroponica.

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili le seguenti spese relative ad una o più tecnologie tra quelle previste nei progetti finanziabili precedentemente citati:

  1. Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
  2. Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle citate nei progetti finanziabili, ma non esclusivamente rivolto alle specifiche tecniche dei Software e hardware acquistati;
  3. Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

Le spese devono essere sostenute dal 1 gennaio 2022 e rendicontate entro il 31 gennaio 2023.

La somma delle spese in consulenza e formazione deve essere pari ad almeno il 30% del totale delle spese ammissibili, ad esclusione dei progetti di vertical farming per cui la somma delle spese in attrezzature e programmi informatici deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle spese ammissibili.

In cosa consiste l’agevolazione?

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per un investimento minimo di €3.000. L’intensità del contributo è del 50%, per un totale massimo di €8.000.

Quali sono le tempistiche per la presentazione della domanda?

Le domande devono essere presentate:

  • dalle ore 10.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VB”) per tutti i progetti ad eccezione dei progetti di “vertical farming”;
  • dalle ore 14.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VF”) per i progetti di “vertical farming”;

Il bando chiude alle ore 12.00 del 24 giugno 2022, salvo esaurimento anticipato delle risorse. L’assegnazione del contributo avviene con procedura a sportello valutativo, di conseguenza le domande saranno valutate in ordine cronologico.

 

2. BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: AVANZATO

Quali sono i soggetti beneficiari?

Possono presentare domande le micro, piccole e medie imprese lombarde che non hanno beneficiato di contributi per il Bando “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021” e che risultano in regola con tutti i requisiti amministrativi, fiscali e previdenziali.

Quali sono i progetti finanziabili:

Sono ammissibili progetti incentrati sulle tecnologie digitali 4.0, ovvero soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 che favoriscano la digitalizzazione aziendale di processi, prodotti o servizi. Sono ammesse anche spese aggiuntive non propriamente 4.0, purché propedeutiche o complementari alle soluzioni tecnologiche oggetto del bando (ad esempio piani di digital marketing, di smart working, sistemi e-commerce e così via).
Saranno premiati progetti che riguardano ecosostenibilità e risparmio energetico (soluzioni di economia circolare, utilizzo di fonti di energia rinnovabili, logiche di sharing, diminuzione del consumo di acqua e/o rifiuti…) oppure favorire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili le seguenti spese relative ad una o più tecnologie tra quelle previste nei progetti finanziabili precedentemente citati:

  1. Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
  2. Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle citate nei progetti finanziabili, ma non esclusivamente rivolto alle specifiche tecniche dei Software e hardware acquistati;
  3. Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

Le spese devono essere sostenute dal 1 gennaio 2022 e rendicontate entro il 30 marzo 2023.

La somma delle spese in consulenza e formazione deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle spese ammissibili.

In cosa consiste l’agevolazione?

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per un investimento minimo di €15.000. L’intensità del contributo è del 50%, per un totale massimo di €25.000.

Quali sono le tempistiche per la presentazione della domanda?

Le domande devono essere presentate tramite portale Telemaco:

  • dalle ore 11.00 del 17 maggio 2022 fino alle ore 17.00 del 4 luglio 2022.

Il contributo è concesso con procedura valutativa a graduatoria, la cui determinazione non sarà influenzata dall’ordine cronologico di presentazione della domanda ma solo dal punteggio assegnato al progetto, con una priorità per i progetti legati a ecosostenibilità, risparmio energetico e sicurezza sul lavoro.

 

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Earth Day 2022 – “Invest in Our Planet”: cosa può fare la tua impresa per il pianeta?

By Eventi

Nella Giornata mondiale della Terra ricordiamo quali sono gli incentivi per la tutela dell’ambiente

Il 22 aprile di ogni anno si festeggia la Giornata della Terra per ricordare la bellezza del nostro Pianeta e quanto sia importante tutelarlo. Per il 2022 è stato scelto il tema “Invest in our Planet”, perché il cambiamento deve partire da tutti noi, dalla nostra vita privata e professionale.

Oltre ai piccoli gesti che ognuno di noi può fare in casa o in azienda, come spegnere le luci e gli schermi quando non utilizzati, limitare l’utilizzo di carta, evitare il consumo eccessivo di plastica, le istituzioni a livello nazionale e comunitario hanno messo in gioco diversi strumenti finanziari, per incentivare la transizione ecologica a livello imprenditoriale e non solo.

Il Green Deal Europeo

Le richieste della Commissione Europea sono state recepite ed inserite a livello italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tramite cui il nostro Paese ha definito le missioni specifiche riguardanti la decarbonizzazione del sistema e l’aumento di soluzioni di economia circolare.

La quota d’investimento per i progetti green è pari al 37% del totale delle risorse, ovvero 59,47 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione ecologica e 25,40 miliardi per le infrastrutture legate alla mobilità sostenibile. Non mancano però fondi dedicati alla digitalizzazione e all’innovazione che coinvolgono anche l’efficienza energetica e l’economia circolare.

Le agevolazioni a favore della transizione ecologica e dell’efficientamento energetico delle imprese

Esistono numerosi bandi a favore delle imprese che incentivano la transizione ecologica e l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale ed energetica tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, finanziamenti o di crediti d’imposta. Vediamone alcuni:

1. BANDO INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0 

Misura tramite cui il MiSE mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese delle agevolazioni a fondo perduto per progetti di investimento dall’elevato contenuto tecnologico, con un punteggio aggiuntivo assegnato ai progetti con focus sull’economia circolare e sulla sostenibilità energetica dell’impresa.

Sono ammesse spese in macchinari, impianti, attrezzature, software, opere murarie, certificazioni ambientali. Le imprese beneficiarie riceveranno contributi a fondo perduto per un importo massimo del 60% dei costi ammissibili (l’entità del contributo varia a seconda della dimensione e della localizzazione dell’azienda). Le domande possono essere presentate a partire dal 18 maggio.

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2. BANDO SIMEST PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

Misura rivolta alle Piccole, Medie Imprese e MidCap con fatturato estero e sede legale in Italia volta a rafforzare la competitività internazionale sostenendo programmi di transizione digitale ed ecologica. Per quanto riguarda la questione ambientale, sono ammissibili spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc) e per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti al finanziamento.

L’importo massimo del Finanziamento coincide con il minore tra € 1.000.000 e il 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’Impresa richiedente. In ogni caso, l’esposizione complessiva dell’Impresa Richiedente verso il Fondo 394/81 non potrà essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci. L’Agevolazione si compone di un cofinanziamento a fondo perduto e di un finanziamento a medio termine. Le domande si possono presentare dal 3 al 10 maggio.

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3. FONDO PER LA CRESCITA SOSTENIBILE DEL MISE

L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile del MiSE prevede la concessione di agevolazioni finanziarie per il sostegno alle imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo nei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, con il fine ultimo di raggiungere obiettivi previsti dal Green New Deal italiano quali decarbonizzazione dell’economia, aumento dei paradigmi di economia circolare, riduzione dell’uso di plastica e sua sostituzione, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, adattamento e mitigazione dei rischi del cambiamento climatico.

Le agevolazioni concesse sono finanziamenti agevolati del FRI (Fondo Rotativo Impresa), accompagnati da finanziamenti bancari e in presenza di idonea attestazione creditizia, nei limiti delle percentuali previste dalle norme di funzionamento del fondo, e contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

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4. CREDITO D’IMPOSTA RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE, DESIGN

Misura del MiSE a favore delle imprese che investono in Ricerca, Sviluppo, Innovazione tecnologica, design e innovazione estetica, a copertura delle spese relative all’intervento messo in atto, quali spese di personale, canoni e quote relativi a beni materiali mobili, software, privative industriali; spese per contratti con soggetti terzi, spese per consulenza o altri servizi e per materiali, forniture e prodotti analoghi.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, cumulabile con altre agevolazioni, la cui aliquota varia in funzione del tipo di intervento. Per quanto riguarda l“Innovazione in ottica transizione 4.0 o ecologica”, l’importo del credito d’imposta è pari al 15% con un limite massimo di € 2.000.000.

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5. BANDO ARCHITETTURA RURALE

Misura di Regione Lombardia che permette a persone fisiche soggetti privati profit e non profit, proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale (cascine, mulini, edifici storici e così via), di ricevere contributi a fondo perduto (fondi PNRR) per interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale. L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio le risorse già esistenti, migliorandone l’efficienza energetica e favorendo un’integrazione nell’ambiente circostante a scopo agricolo, turistico, culturale o sociale. L’importo massimo del contributo a fondo perduto è di 150mila euro, richiedibili da persone fisiche, soggetti privati profit, imprese in forma individuale o societaria, soggetti privati non profit.

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    Cascina - bando architettura rurale

    Aperto il Bando “Architettura Rurale” per il recupero di cascine ed altri edifici rurali

    By Bandi

    Regione Lombardia eroga contributi per la valorizzazione del patrimonio rurale

    Si è aperto il 21 aprile il Bando Architettura Rurale, la misura che permette a persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, di ricevere contributi a fondo perduto per interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.

    Negli anni molti edifici originariamente utilizzati come abitazione o a scopo produttivo, come cascine, case coloniche, stalle, mulini, sono stati abbandonati e sono andati incontro ad un lento e graduale processo di decadimento. Ciò ha causato effetti negativi sulla paesaggistica italiana ed uno spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate per scopi sociali, turistici, agricoli e così via. L’obiettivo del bando, per il quale Regione Lombardia ha stanziato più di 49 milioni di euro (fondi PNRR), è proprio quello di incentivare progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale, migliorandone anche l’efficienza energetica.

    Entità del contributo

    L’entità del contributo varia a seconda del tipo di soggetto richiedente e dell’intervento messo in atto, oltre al tipo di regime d’aiuto relativo ad ogni soggetto. L’importo massimo concesso non può comunque superare i 150mila euro.

    Nello specifico, ogni soggetto dovrà seguire una delle seguenti linee:

    • LINEA FINANZIAMENTO 1 per persone fisiche, attività non economiche e interventi finalizzati al restauro conservativo di immobili sottoposti a vincolo: interventi di restauro conservativo e recupero di beni di elevato valore storico-artistico oppure interventi di rilevanza locale e/o attività non economica – contributo del 100% delle spese ammissibili (nel limite massimo di €150.000);
    • LINEA FINANZIAMENTO 2 per imprese agricole: interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale – contributo massimo di €25.000, nei limiti definiti dal regolamento “de minimis agricolo”;
    • LINEA FINANZIAMENTO 3 per le imprese e per le aziende agricole con interventi legati ad attività turistico/didattiche (no ricettive): contributo massimo di €150.000 per impresa, nei limiti fissati dal regolamento “de minimis”;
    • LINEA FINANZIAMENTO 4 per investimenti destinati a preservare il patrimonio culturale e naturale delle aziende agricole: contributo massimo di €10.000 (aiuto in esenzione ABER);
    • LINEA FINANZIAMENTO 5 per interventi finalizzati a realizzare interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio rurale da destinare ad attività didattiche/culturali/museali che svolgano attività economica e in grado di richiamare un’utenza non di prossimità che incida sugli scambi tra gli Stati Membri: contributo massimo pari all’80% dei costi ammissibili (esenzione GBER)

    Tempistiche

    Tutti i soggetti che hanno in programma interventi di valorizzazione o restauro di architettura rurale dovranno presentare le loro domande tramite la piattaforma di Regione Lombardia a partire dalle ore 10.00 del 21 aprile 2022 ed entro le ore 16.00 del 15 giugno 2022 (salvo esaurimento delle risorse, la scadenza originaria era al 23 maggio ed è stata prorogata). Il bando prevede una procedura valutativa a sportello, di conseguenza le domande saranno valutate in ordine cronologico.

    Pena la decadenza del contributo, i progetti dovranno essere:
    – avviati entro il 30 giugno 2023 (ammissibili anche i progetti avviati a partire dal 1°febbraio 2020);
    – conclusi entro il 31 dicembre 2025.

    L’elenco dei progetti ammissibili al finanziamento sarà determinato dalla Regione Lombardia che lo trasmetterà al Ministero della Cultura entro il 31 maggio 2022.

    SCARICA LA SCHEDA APPROFONDITA DEL BANDO








      Bando investimenti sostenibili

      Bando “Investimenti Sostenibili 4.0” – annunciata la data di apertura 2022

      By Bandi

      Da maggio le PMI potranno richiedere agevolazioni a fondo perduto per i loro investimenti

       

      Il MiSE ha ufficializzato la data di apertura del bando “Investimenti Sostenibili 4.0”, misura tramite cui mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese delle agevolazioni a fondo perduto per progetti di investimento dall’elevato contenuto tecnologico, con particolare attenzione all’economia circolare e alla sostenibilità energetica.

      Dal 18 maggio, infatti, le imprese potranno richiedere incentivi, nella forma del contributo a fondo perduto, tramite gli sportelli online gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

      Il fondo stanziato dal MiSE ammonta a circa 678 milioni di euro, provenienti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione. L’obiettivo, come sottolineato dal Ministro Giancarlo Giorgetti, è quello di favorire l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane, incentivando progetti innovativi volti a migliorare anche la sostenibilità energetica, aspetto fondamentale visto l’attuale rincaro dei costi di energia e gas, che sta mettendo a dura prova in particolare il settore manifatturiero.

      Per la spartizione delle risorse, il MiSE ha previsto una differenziazione degli importi in base alla Regione in cui ha sede l’impresa: sono destinati circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

      Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

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      Ricerca e Sviluppo - uomo in laboratorio

      Credito d’imposta R&S 2021: ultima chiamata per le imprese

      By Bandi

      Ricordiamo che per fruire del credito d’imposta sui costi di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione e design relativi all’esercizio 2021 è indispensabile adempiere all’obbligo della certificazione contabile dei costi entro la data di approvazione del bilancio di esercizio 2021. 

      Vediamo quali sono le caratteristiche principali di questa tipologia di credito d’imposta:

       

      1. Come funziona il credito d’imposta R&S?

      I crediti d’imposta sono agevolazioni che permettono alle imprese di recuperare parte degli oneri sostenuti per determinate attività, diminuendo le imposta dovute. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato fino al 2031 il credito d’imposta per chi investe in attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design, ma ora, vista la chiusura del bilancio  di esercizio 2021,  è il momento di certificare le spese relative all’anno già concluso.

      Per richiedere tale agevolazione non è necessario infatti presentare una vera e propria domanda, ma è sufficiente indicare gli investimenti effettuati in fase di dichiarazione dei redditi. Il credito d’imposta sarà fruibile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, tramite modello F24 da presentare attraverso i portali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

      2. Chi sono i beneficiari?

      Sono ammissibili al Credito d’imposta tutte le imprese residenti in Italia indipendentemente da natura giuridica, settore di appartenenza, dimensione e regime contabile, che siano in regola rispetto alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

      3. Quali gli interventi ammissibili?

      • Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
      • Innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, con una premialità se finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
      • Design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica.

      4. Quali sono le spese ammissibili?

      • spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa. Le spese di personale relative a soggetti di età non superiore a 35 anni, al primo impiego, in possesso di un titolo di dottore di ricerca o iscritti a un ciclo di dottorato o in possesso di una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico assunti dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di ricerca e sviluppo, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare;
      • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa relativo al periodo d’imposta di utilizzo e nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale;
      • spese per contratti di ricerca extra muros. Nel caso di contratti di ricerca stipulati con università e istituti di ricerca nonché con start-up innovative le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare. Nel caso di contratti stipulati con imprese o soggetti appartenenti al medesimo gruppo dell’impresa committente, si applicano le stesse regole applicabili nel caso di attività di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa;
      • quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale  (solo per progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale);
      • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili o delle spese ammissibili per contratti extra muros;
      • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta svolti internamente dall’impresa anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale o, nel caso di ricerca extra muros, del 30% dei relativi contratti.

      5. Come si calcola il credito d’imposta?

      L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione della tipologia di attività a cui le spese si riferiscono. In dettaglio:

      • 20% per le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro);
      • 15% per le spese relative innovazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
      • 10% per le spese relative a innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
      • 10% per le spese relative a design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

      A partire dal 2023, tali cifre saranno aggiornate come previsto dal MiSE.

       

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      Bando SIMEST 2022: le ultime novità per la transizione ecologica e digitale

      By Bandi

      Sono stati annunciati i nuovi termini del bando SIMEST 2022, la misura a favore delle PMI che si avvale delle risorse del PNRR – Next Generation EU.

      Questi cambiamenti riguardano in particolare la misura relativa alla Transizione Digitale ed Ecologica, nello specifico:

        1. Dal 3 maggio i soggetti beneficiari potranno presentare una richiesta di finanziamento per un importo che è stato portato ad 1 milione di euro. Le PMI che hanno già presentato una richiesta, possono inviare una seconda domanda, tale per cui non venga superata la cifra sopra citata.
        2. Possono accedere ai fondi anche le Mid Cap – ovvero le imprese non qualificabili come PMI, con un numero di dipendenti che non superi le 1.500 risorse;
        3. Le domande potranno essere precompilate a partire dal 27 aprile e caricate dal 3 maggio;
        4. Il termine ultimo per la presentazione delle richieste di finanziamento a valere sul fondo del PNRR gestito da Simest è stato anticipato dal 31 maggio 2022 al 10 maggio 2022.

       

      Le caratteristiche della Misura per la Transizione Ecologica e Digitale

      Ricordiamo che il Bando SIMEST è volto a rafforzare la competitività delle Piccole e Medie Imprese e Mid cap esportatrici sostenendo programmi di transizione digitale ed ecologica.

      BENEFICIARI

      Piccole, Medie Imprese e Mid Cap con sede legale in Italia costituite in società di capitali che abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi e un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.

      SPESE AMMISSIBILI

      Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle Spese Ammissibili finanziate:

      • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
      • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
      • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
      • consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager);
      • disaster recovery e business continuity;
      • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
      • spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

      Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle Spese Ammissibili finanziate:

      • spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc);
      • spese per internazionalizzazione (es. investimenti per singole strutture commerciali4 in paesi esteri, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero ecc);
      • spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti al finanziamento.

      Ai fini dell’ammissibilità all’Intervento, le Spese Ammissibili:

      • devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione dell’Esito della domanda, contenente l’indicazione del CUP assegnato, ed entro 24 mesi dalla Data di Stipula;
      • si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato;
      • devono essere coerenti con i principi del non arrecare un danno significativo (Do Not Significant Harm – DNSH) in specifici ambiti ambientali: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, economia circolare, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

      AGEVOLAZIONE

      L’importo massimo del Finanziamento coincide con il minore tra € 1.000.000 e il 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’Impresa richiedente.

      L’Agevolazione si compone di:

      Fondo perduto nella misura del:

      • 40% del totale se Impresa ha almeno una sede operativa attiva da almeno 6 mesi rispetto alla data di presentazione della Domanda in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
      • 25% del totale se l’Impresa ha la propria sede operativa in una regione diversa da quelle elencate precedentemente.

      Finanziamento a medio termine nella misura:

      • del 60% del totale per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
      • del 75% per tutte le altre regioni:
      • Durata: 6 anni di cui 2 di preammortamento;
      • Garanzie: L’Impresa Richiedente può chiedere l’esenzione totale della presentazione delle garanzie per la quota di finanziamento;
      • Tasso di interesse applicato pari al 10% del tasso di riferimento UE (il tasso applicato a ottobre 2021 è 0,055%);
      • Erogazione dell’Agevolazione:
        • La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 50% dell’Agevolazione deliberata;
        • La seconda erogazione, pari al restante 50% nel limite delle spese riconosciute, sarà effettuata dopo che SIMEST avrà ricevuto il rendiconto delle spese sostenute e a condizione che queste superino l’importo già erogato, e che rientrino tra le Spese ammissibili.

       

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      Industria 4.0 - macchinari innovativi

      Bando “Investimenti Sostenibili 4.0” – le agevolazioni per lo sviluppo tecnologico delle PMI

      By Bandi

      Il MiSE ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 10 febbraio 2022 relativo al bando “Investimenti Sostenibili 4.0” del 2022, misura tramite cui mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese delle agevolazioni a fondo perduto per progetti di investimento dall’elevato contenuto tecnologico, con particolare attenzione all’economia circolare e alla sostenibilità energetica.

      Vediamo in sintesi di cosa si tratta:

      1. Il contesto: la trasformazione tecnologica e sostenibile delle MPMI
      2. Quali sono i beneficiari?
      3. Quali sono le spese ammissibili?
      4. Quali sono i limiti di spesa?
      5. Qual è l’entità del contributo?
      6. Quali sono le modalità di presentazione della domanda e le tempistiche?

       

      BANDO MACCHINARI INNOVATIVI 2022: le caratteristiche

       

      1. IL CONTESTO: la trasformazione tecnologica e sostenibile delle MPMI

      Il bando si inserisce nella linea di interventi dedicati alle MPMI finalizzati a favorire nuovi investimenti innovativi e sostenibili delle imprese, con l’obiettivo di orientare le realtà imprenditoriali italiane verso ambiti strategici per la crescita del tessuto economico del nostro Paese. La misura è volta a supportare le imprese nel loro percorso di ripresa a seguito della crisi pandemica, indirizzandole in particolar modo verso linee di azione inerenti la trasformazione tecnologica, l’economia circolare e l’efficienza energetica, veri capisaldi dei programmi promossi dall’Unione Europea e dal MiSE.

      2. CHI SONO I BENEFICIARI?

      Il bando è rivolto principalmente alle Micro, Piccole e Medie Imprese operanti nel settore manifatturiero e di servizio alle imprese su tutto il territorio nazionale, che possiedano i seguenti requisiti:

      • essere regolarmente costituite, iscritte ed «attive» nel registro delle imprese;
      • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
      • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019 (art.2, punto 18, regolamento GBER);
      • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati;
      • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
      • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
      • non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

      Sono esclusi dal bando i soggetti che operano nel settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.

      3. QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?

      Il bando Macchinari Innovativi 2022 permette alle imprese di ottenere agevolazioni per spese che riguardano:

      • macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica, riconducibili a uno o più tecnologie 4.0 definite da bando;
      • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
      • software correlati all’utilizzo dei beni materiali;
      • acquisizione di certificazioni ambientali;
      • servizi di consulenza volti alla definizione della diagnosi energetica dell’unità produttiva oggetto d’intervento (che non costituisca adempimento obbligatorio), nei limiti del 3% delle spese ammissibili (esclusivamente per i programmi d’intervento con un focus particolare sulla sostenibilità energetica).

      Le spese dovranno riguardare necessariamente l’unità produttiva oggetto d’investimento e rispettare i requisiti di sostenibilità ambientale definiti a livello nazionale ed europeo. Sono premiate con un punteggio aggiuntivo tutte le progettualità che prevedono un focus sull’economia circolare e sulla sostenibilità energetica dell’impresa.

      4. QUALI SONO I LIMITI DI SPESA?

      I programmi di investimento dovranno prevedere i seguenti limiti di spesa:

      • spese non inferiori a 500.000 € e non superiori a 3.000.000 € e comunque non superiori all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato per le imprese operanti nel Mezzogiorno (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna);
      • spese non inferiori a 1.000.000 € e non superiori a 3.000.000 € e comunque non superiori all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato per le imprese operanti nel Centro-Nord (Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto).

      Saranno prese in considerazione solo le spese effettuate dopo la presentazione della domanda ed ultimate entro i 12 mesi successivi a tale data.

      5. QUAL È L’ENTITÀ DEL CONTRIBUTO?

      Il Ministero ha definito che le imprese beneficiarie riceveranno un’agevolazione a fondo perduto differenziata in funzione della loro dimensione aziendale e della loro localizzazione:

      • Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
        micro e piccole imprese: 60% delle spese ammissibili;
        medie imprese: 50% delle spese ammissibili.
      • Basilicata, Molise e Sardegna:
        micro e piccole imprese: 50% delle spese ammissibili;
        medie imprese: 40% delle spese ammissibili.
      • Altre regioni:
        micro e piccole imprese: 35% delle spese ammissibili;
        medie imprese: 25% delle spese ammissibili.

      6. QUALI SONO LE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E LE TEMPISTICHE?

      Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, di conseguenza i progetti d’investimento saranno istruiti in ordine cronologico e dovranno raggiungere un punteggio minimo per essere ammessi, secondo i criteri definiti da bando.

      Per quanto riguarda le tempistiche, le domande possono essere presentate a partire dal 18 maggio 2022 tramite gli sportelli online gestiti da Invitalia.

       

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