Il nuovo piano

TRANSIZIONE 5.0

Il Piano Transizione 5.0 detta regole precise per la cumulabilità con altri incentivi esistenti. Lo scopo è evitare sovrapposizioni e massimizzare l’efficienza delle risorse disponibili.

Il Piano Transizione 5.0 è stato definito attraverso una modifica al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, presentata dal governo nell’agosto 2023.

Dopo l’approvazione della Commissione Europea e l’assegnazione di 6,3 miliardi di euro provenienti dal piano RePowerEU, le disposizioni attuative verranno pubblicate entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo 19/2024, fissata per il 2 marzo 2024.

L’agevolazione riguarda gli investimenti fatti nel biennio 2024/2025 e non è prevista una proroga nel 2026.

Incentivi

Soggetti beneficiari:
Tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale.

Soggetti esclusi:
Le imprese in liquidazione, fallimento, concordato senza continuità aziendale o sotto altre procedure concorsuali, quelle soggette a sanzioni interdittive, e devono rispettare normative sulla sicurezza e versamenti regolari dei contributi.

La legge di stabilità industria 4.0 include diverse tipologie di incentivi

Finanziamenti

Soggetti beneficiari:
Beni strumentali
in possesso dei requisiti della normativa 4.0 che permettano un risparmio energetico almeno al 3% di una struttura produttiva o al 5% dei consumi interessati dall’intervento di efficientamento.

Per le imprese che sostengono progetti di innovazione, con riduzione dei consumi energetici:
Impianti per l’autoproduzione e autoconsumo di energia da FR compresi gli impianti per lo stoccaggio
Formazione riguardante tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi

Elenco dei beni strumentali 5.0 (Allegato A)

Soggetti esclusi:
Sono esclusi gli investimenti destinati alle seguenti attività:

  • Combustibili fossili
  • Emissioni di gas a effetto serra oltre i parametri del settore
  • Discariche di rifiuti, inceneritori, impianti di trattamento meccanico biologico
  • Emissioni di gas a effetto serra oltre i parametri del settore
  • Processi produttivi con elevate emissioni di sostanze inquinanti: rifiuti speciali pericolosi
  • Beni devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico, e della raccolta e smaltimento dei rifiuti

Caratteristiche degli impianti di produzione di energia

Nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici sono ammissibili esclusivamente:

Dispositivi prodotti negli Stati dell’UE, con un’efficienza almeno al 21,5%

Dispositivi con celle prodotte negli Stati dell’UE, con un’efficienza di cella almeno al 23,5%

Dispositivi prodotti negli Stati dell’UE, composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem, con un’efficienza di cella almeno al 24%

CALCOLO RIDUZIONE CONSUMI

Il processo di calcolo prende in considerazione vari fattori, inclusi i consumi passati, le variazioni nei volumi produttivi e le condizioni esterne che influenzano il consumo energetico. Per le imprese di nuova costituzione, il calcolo viene effettuato rispetto a uno scenario controfattuale definito da un decreto.

RILASCIO CERTIFICAZIONI

Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339

Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352

Procedura 5.0

Oneri documentali e informativi

Ex ante

  • Descrizione degli investimenti che verranno sostenuti
  • Ammontare dell’investimento
  • Certificazione che indichi il risparmio previsto

 

Ex post

  • Certificazione dell’effettiva realizzazione degli investimenti come previsto in documentazione ex ante
  • Certificazione interconnessione
  • Certificazione contabile

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