La Transizione Ecologica è l’evoluzione verso un nuovo modello economico e sociale che fornisce una soluzione globale e duratura alle grandi sfide ambientali e alle minacce che gravano sul nostro pianeta.
Transizione ecologica obiettivi
Il modello messo in atto dalla transizione ecologica si basa sullo sviluppo sostenibile e si concretizza in diversi settori:
- energetico (verso un modello di decarbonizzazione della produzione energetica);
- industriale;
- agroalimentare
Il processo di cambiamento della Transizione Ecologica ha l’obiettivo di effettuare un processo di cambiamento finalizzato alla sostenibilità ambientale, tramite il modello dell’Economia Circolare. Per questo, il governo italiano ha istituito il Ministero della transizione ecologica (MiTE).
Transizione Ecologica e Economia Circolare
Il modello prevede il riutilizzo delle risorse impiegate nella produzione ed è fondato sui seguenti principi:
- centralità del servizio sul prodotto PaaS (Product as a Service);
- impiego di materiali sostenibili e innovativi;
- possibilità di condividere un bene o servizio tra più persone in ottica di sharing economy;
- recupero dei materiali che costituiscono il prodotto;
- proposta di beni che durino nel tempo al fine di evitare sprechi.
Il modello circolare assicura molteplici vantaggi, in particolare consente di ridurre le emissioni di CO2, di salvaguardare le materie prime, sviluppare la crescita economica dell’Impresa e aumentare i posti di lavoro.
PNRR Transizione Ecologica
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il documento del Governo italiano contenente il programma di investimenti e riforme che utilizza le risorse finanziarie del programma europeo Next Generation EU varato per far fronte alla crisi pandemica Covid 19.
Il PNRR si articola in 6 Missioni: digitalizzazione; innovazione; competitività; cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione e salute.
La seconda missione “rivoluzione verde e transizione ecologica” ha una dotazione di poco meno di 60 miliardi e prevede 4 componenti:
Componente 1: economia circolare e agricoltura sostenibile
- Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e avanzamento del paradigma dell’economia circolare;
- Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile;
- Sviluppare di progetti integrati (circolarità, mobilità, rinnovabili) su isole e comunità.
Componente 2: energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
- Incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili;
- Potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete;
- Promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno;
- Sviluppare un trasporto locale più sostenibile;
- Sviluppare una leadership internazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione.
Componente 3: efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
- Efficientamento energetico edifici pubblici;
- Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica;
- Sistemi di teleriscaldamento.
Componente 4: tutela del territorio e della risorsa idrica
- Rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico;
- Prevenire e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio;
- Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine;
- Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime.