La Legge di bilancio del 2020 ha introdotto il nuovo credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design che ha sostituito la vecchia normativa risalente al 2014. L’obiettivo di questo strumento è stimolare le imprese a intraprendere percorsi di ricerca e innovazione con una particolare attenzione alle tematiche della transizione digitale ed ecologica.

Quali sono i soggetti ammissibili?
Sono ammissibili al Credito d’imposta tutte le imprese residenti in Italia indipendentemente natura giuridica, settore di appartenenza, dimensione e regime contabile.

Quali sono le attività ammissibili?

Quali sono le spese ammissibili?

Qual è la misura del credito d’imposta?

L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione della tipologia di attività a cui le spese si riferiscono. In dettaglio:

Per le attività svolte nel 2021 e nel 2022 le le aliquote del credito d’imposta saliranno dal 6% al 10% per innovazione e design, dal 10% al 15% per l’innovazione finalizzata alla transizione ecologica e all’innovazione digitale 4.0 e dal 12% al 20% per ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Quali sono le modalità e i tempi di fruizione del credito d’imposta?
Il credito d’imposta fruibile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Scarica il decreto Transizione 4.0 del MiSE con le definizioni di ricerca industriale, innovazione e ideazione estetica.

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