Fondo Rotativo Turismo – FRI-TUR

FRI-Tur (Fondo Rotativo Turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture del settore turistico e ricettivo, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

BENEFICIARI

La misura si rivolge alle imprese alberghiereagriturismistrutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi stabilimenti balnearicomplessi termaliporti turisticiparchi tematici, acquatici e faunistici.

Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:

  • gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
  • essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;

Contattaci per scoprire gli altri requisiti per ottenere l’agevolazione Fondo Rotativo Turismo – FRI-TUR.

PROGETTI AMMISSIBILI

Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:

  • Riqualificazione energetica;
  • Riqualificazione antisismica;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri (funzionali alla realizzazione degli interventi indicati nei primi tre punti);
  • Realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
  • Digitalizzazione;
  • Acquisto o rinnovo di arredi;

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti spese:

  • Servizi di progettazione relativi alle successive voci di spesa (massimo 2%);
  • Suolo aziendale e sue sistemazioni (massimo 5%);
  • Fabbricati, opere murarie e assimilate (massimo 50%);
  • Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • Investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione (massimo 5%).

L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.

I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.

Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.

Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

AGEVOLAZIONE

Dotazione finanziaria: 780 milioni di euro

Sono previste due forme di incentivo:

  • contributo fondo perduto: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
  • finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 in forma elettronica utilizzando la Procedura informatica.

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