Con la votazione del 24 dicembre il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2022. Il testo approvato sarà in Aula alla Camera dal 28 dicembre per essere approvato definitivamente prima della fine dell’anno.
I principali provvedimenti in ambito agevolativo consistono nella proroga triennale del Credito d’imposta per investimenti materiali e immateriali 4.0 e in quella decennale del Credito d’imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.
Nello specifico:
Investimenti materiali 4.0
Viene prorogato il Credito d’imposta 4.0 con una decisa riduzione delle aliquote per gli investimenti effettuati dal 01/01/2023 al 31/12/2025 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2026) nella misura del:
- 20% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
- 10% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
- 5% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.
Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2023) non cambia nulla rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)
- 40% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
- 20% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
- 10% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.
Investimenti immateriali 4.0
Il Credito d’Imposta al 20% è prorogato di un anno, al 31/12/2023 sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2024) fino a € 1 milione. L’aliquota scenderà al 15% nel 2024 con consegne entro il 30 giugno 2025 e al 10% nel 2025 con consegne entro il 30 giugno 2026.
Ricordiamo che, sia per i beni materiali che per gli immateriali, il Credito d’imposta è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione del bene.
Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design
La nuova Legge di Bilancio proroga al 2031 l’operatività del Credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e al 2025 per le attività di innovazione tecnologica e design.
In particolare, il Credito d’Imposta per investimenti in ricerca e sviluppo viene prorogato fino al 2031 con una differenziazione delle aliquote: fino al periodo di imposta 2022 è confermata l’aliquota al 20% nel limite di € 4 milioni. Per i successivi periodi d’imposta fino al 2031 l’aliquota scende al 10% nel limite di € 5 milioni;
Il Credito d’Imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica viene prorogato fino al periodo d’imposta 2025. Anche in questo caso vengono differenziate le aliquote: per i periodi d’imposta 2022 e 2023 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% dei costi mentre per i periodi d’imposta 2024 e 2025 nella misura del 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni;
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta è prorogato sino al periodo d’imposta 2025 secondo questo schema:
- per il periodo d’imposta 2022 nella misura del 15%, nel limite di 2 milioni;
- per il periodo di imposta 2023 nella misura del 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni
- per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nella misura del 5% nel limite massimo di 4 milioni.
Stabilizzazione dei finanziamenti agevolati e del fondo perduto di SIMEST
Per ciascun anno del quinquennio 2022-2026 vengono stanziati € 1,5 miliardi per i finanziamenti agevolati e € 150 milioni per il fondo perduto dei bandi SIMEST in favore dell’internazionalizzazione delle Imprese.
Nuova Sabatini
È previsto un rifinanziamento di € 240 milioni del fondo Nuova Sabatini per gli anni dal 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027. Dal 2022 si ritornerà all’erogazione dell’agevolazione in più quote annuali per finanziamenti superiori a € 200.000.
Patent Box
Vengono introdotte alcune modifiche alla disciplina del Patent Box riformata dal recente Decreto Fiscale. In particolare, viene incrementata la maggiorazione dei costi dal 90% al 110%; viene ristretto l’ambito di applicazione dello strumento eliminando, rispetto a quanto previsto dal Decreto Fiscale, i marchi d’impresa, i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili; viene eliminata l’incumulabilità con il Credito d’imposta per R&S e innovazione tecnologica; viene data la possibilità di applicare la maggiorazione alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.
Transizione Ecologica
Vengono istituiti il Fondo italiano per il clima e il Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Il primo con dotazione pari a € 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di € 70 milioni dall’anno 2027, prevede che vengano finanziati interventi, anche a fondo perduto, finalizzati a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima. Il secondo, con dotazione di € 150 milioni a partire dal 2022, prevede che vengano concesse agevolazioni alle Imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico e il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.
Altri provvedimenti
Vengono prorogati e rifinanziati sia il Fondo di Garanzia per le PMI che quello di Garanzia Italia gestita da SACE e rifinanziati i Contratti di Sviluppo.