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Credito d'Imposta 4.0 Archivi - Pellegrino Consulting Services

Novità Credito d’Imposta 4.0 e Formazione 4.0 – aumento delle aliquote dell’agevolazione

By Bandi

Con il Decreto energia, aumento del credito d’imposta legato alla transizione digitale

Il Governo ha approvato in data 2 maggio il “Decreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina” (denominato anche Decreto aiuti o Decreto energia), con il quale interviene su due agevolazioni previste dal piano Transizione 4.0: il Credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 e il Credito d’imposta formazione 4.0.

Le novità, ancora da confermare da apposito Decreto, consistono nell’aumento delle aliquote relative alle due misure:

NOVITÀ ALIQUOTE CREDITO D’IMPOSTA 4.0

Per tutti gli investimenti in beni immateriali 4.0, cioè i software presenti nell’allegato B, effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è previsto un aumento del credito d’imposta dal 20% al 50%. Saranno accettati anche gli investimenti terminati entro il 30 giugno 2023, purché entro il 31 dicembre di quest’anno il relativo ordine risulti approvato dal venditore e sia avvenuto il pagamento con acconto del 20% del costo di acquisizione.

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NOVITÀ ALIQUOTE CREDITO D’IMPOSTA FORMAZIONE 4.0

Nel caso della formazione 4.0, è previsto un aumento delle aliquote in tal misura:

  • Micro e piccole imprese: credito d’imposta passa dal 50% al 70% delle spese ammissibili fino a € 300.000 annui;
  • Medie imprese: credito d’imposta passa dal 40% al 50% delle spese ammissibili fino a € 250.000 annui;
  • Grandi: credito d’imposta pari al 30% delle spese ammissibili fino a € 250.000 annui.

Tale modifica è valida a una condizione presente sui soggetti formatori, ovvero “che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto, il quale assicura altresì l’invarianza di spesa rispetto agli stanziamenti vigenti”.

Nel caso non fossero rispettata la condizione relativa al Soggetto qualificato e/o per i casi di formazione interna, la formazione è rimodulata come segue:
– 45% per le piccole imprese con limite massimo annuale di 300.000 euro;
– 35% per le medie imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro;
– 30% per le grandi imprese con limite massimo annuale di 250.000 euro.

 

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Ricerca e Sviluppo - uomo in laboratorio

Credito d’imposta R&S 2021: ultima chiamata per le imprese

By Bandi

Ricordiamo che per fruire del credito d’imposta sui costi di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione e design relativi all’esercizio 2021 è indispensabile adempiere all’obbligo della certificazione contabile dei costi entro la data di approvazione del bilancio di esercizio 2021. 

Vediamo quali sono le caratteristiche principali di questa tipologia di credito d’imposta:

 

1. Come funziona il credito d’imposta R&S?

I crediti d’imposta sono agevolazioni che permettono alle imprese di recuperare parte degli oneri sostenuti per determinate attività, diminuendo le imposta dovute. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato fino al 2031 il credito d’imposta per chi investe in attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design, ma ora, vista la chiusura del bilancio  di esercizio 2021,  è il momento di certificare le spese relative all’anno già concluso.

Per richiedere tale agevolazione non è necessario infatti presentare una vera e propria domanda, ma è sufficiente indicare gli investimenti effettuati in fase di dichiarazione dei redditi. Il credito d’imposta sarà fruibile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, tramite modello F24 da presentare attraverso i portali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

2. Chi sono i beneficiari?

Sono ammissibili al Credito d’imposta tutte le imprese residenti in Italia indipendentemente da natura giuridica, settore di appartenenza, dimensione e regime contabile, che siano in regola rispetto alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

3. Quali gli interventi ammissibili?

  • Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • Innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, con una premialità se finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
  • Design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica.

4. Quali sono le spese ammissibili?

  • spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa. Le spese di personale relative a soggetti di età non superiore a 35 anni, al primo impiego, in possesso di un titolo di dottore di ricerca o iscritti a un ciclo di dottorato o in possesso di una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico assunti dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di ricerca e sviluppo, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare;
  • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa relativo al periodo d’imposta di utilizzo e nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale;
  • spese per contratti di ricerca extra muros. Nel caso di contratti di ricerca stipulati con università e istituti di ricerca nonché con start-up innovative le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare. Nel caso di contratti stipulati con imprese o soggetti appartenenti al medesimo gruppo dell’impresa committente, si applicano le stesse regole applicabili nel caso di attività di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa;
  • quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale  (solo per progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale);
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili o delle spese ammissibili per contratti extra muros;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta svolti internamente dall’impresa anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale o, nel caso di ricerca extra muros, del 30% dei relativi contratti.

5. Come si calcola il credito d’imposta?

L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione della tipologia di attività a cui le spese si riferiscono. In dettaglio:

  • 20% per le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro);
  • 15% per le spese relative innovazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
  • 10% per le spese relative a innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
  • 10% per le spese relative a design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A partire dal 2023, tali cifre saranno aggiornate come previsto dal MiSE.

 

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Le novità della Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva

By Bandi

La Camera dei Deputati ha approvato la Legge di Bilancio 2022. I principali provvedimenti in ambito agevolativo consistono nella proroga triennale del Credito d’imposta per investimenti materiali e immateriali 4.0 e in quella decennale del Credito d’imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.

Nello specifico:

Investimenti materiali 4.0

Viene prorogato il Credito d’imposta 4.0 con una decisa riduzione delle aliquote per gli investimenti effettuati dal 01/01/2023 al 31/12/2025 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2026) nella misura del:

  • 20% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
  • 10% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
  • 5% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.

Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2023) non cambia nulla rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)

  • 40% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
  • 20% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
  • 10% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.

 

Investimenti immateriali 4.0

Il Credito d’Imposta al 20% è prorogato di un anno, al 31/12/2023 sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2024) fino a € 1 milione. L’aliquota scenderà al 15% nel 2024 con consegne entro il 30 giugno 2025 e al 10% nel 2025 con consegne entro il 30 giugno 2026.

Ricordiamo che, sia per i beni materiali che per gli immateriali, il Credito d’imposta è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione del bene.

 

Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

La nuova Legge di Bilancio proroga al 2031 l’operatività del Credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e al 2025 per le attività di innovazione tecnologica e design.

In particolare, il Credito d’Imposta per investimenti in ricerca e sviluppo viene prorogato fino al 2031 con una differenziazione delle aliquote: fino al periodo di imposta 2022 è confermata l’aliquota al 20% nel limite di € 4 milioni. Per i successivi periodi d’imposta fino al 2031 l’aliquota scende al 10% nel limite di € 5 milioni;

Il Credito d’Imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica viene prorogato fino al periodo d’imposta 2025. Anche in questo caso vengono differenziate le aliquote: per i periodi d’imposta 2022 e 2023 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% dei costi mentre per i periodi d’imposta 2024 e 2025 nella misura del 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni;

Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta è prorogato sino al periodo d’imposta 2025 secondo questo schema:

  • per il periodo d’imposta 2022 nella misura del 15%, nel limite di 2 milioni;
  • per il periodo di imposta 2023 nella misura del 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni
  • per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nella misura del 5% nel limite massimo di 4 milioni.

 

Stabilizzazione dei finanziamenti agevolati e del fondo perduto di SIMEST

Per ciascun anno del quinquennio 2022-2026 vengono stanziati € 1,5 miliardi per i finanziamenti agevolati e € 150 milioni per il fondo perduto dei bandi SIMEST in favore dell’internazionalizzazione delle Imprese.

 

Nuova Sabatini

È previsto un rifinanziamento di € 240 milioni del fondo Nuova Sabatini per gli anni dal 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027. Dal 2022 si ritornerà all’erogazione dell’agevolazione in più quote annuali per finanziamenti superiori a € 200.000.

 

Patent Box

Vengono introdotte alcune modifiche alla disciplina del Patent Box riformata dal recente Decreto Fiscale. In particolare, viene incrementata la maggiorazione dei costi dal 90% al 110%; viene ristretto l’ambito di applicazione dello strumento eliminando, rispetto a quanto previsto dal Decreto Fiscale, i marchi d’impresa, i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili; viene eliminata l’incumulabilità con il Credito d’imposta per R&S e innovazione tecnologica; viene data la possibilità di applicare la maggiorazione alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.

 

Transizione Ecologica

Vengono istituiti il Fondo italiano per il clima e il Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Il primo con dotazione pari a € 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di € 70 milioni dall’anno 2027, prevede che vengano finanziati interventi, anche a fondo perduto, finalizzati a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima. Il secondo, con dotazione di € 150 milioni a partire dal 2022, prevede che vengano concesse agevolazioni alle Imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico e il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.

 

Altri provvedimenti

Vengono prorogati e rifinanziati sia il Fondo di Garanzia per le PMI che quello di Garanzia Italia gestita da SACE e rifinanziati i Contratti di Sviluppo.

 

Clicca qui per scaricare il testo della Legge di Bilancio 2022

Le novità della Legge di Bilancio 2022

By Bandi

Con la votazione del 24 dicembre il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2022. Il testo approvato sarà in Aula alla Camera dal 28 dicembre per essere approvato definitivamente prima della fine dell’anno.

I principali provvedimenti in ambito agevolativo consistono nella proroga triennale del Credito d’imposta per investimenti materiali e immateriali 4.0 e in quella decennale del Credito d’imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.

Nello specifico:

 

Investimenti materiali 4.0

Viene prorogato il Credito d’imposta 4.0 con una decisa riduzione delle aliquote per gli investimenti effettuati dal 01/01/2023 al 31/12/2025 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2026) nella misura del:

  • 20% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
  • 10% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
  • 5% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.

Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2023) non cambia nulla rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)

  • 40% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
  • 20% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
  • 10% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.

 

Investimenti immateriali 4.0

Il Credito d’Imposta al 20% è prorogato di un anno, al 31/12/2023 sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2024) fino a € 1 milione. L’aliquota scenderà al 15% nel 2024 con consegne entro il 30 giugno 2025 e al 10% nel 2025 con consegne entro il 30 giugno 2026.

Ricordiamo che, sia per i beni materiali che per gli immateriali, il Credito d’imposta è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione del bene.

 

Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

La nuova Legge di Bilancio proroga al 2031 l’operatività del Credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e al 2025 per le attività di innovazione tecnologica e design.

In particolare, il Credito d’Imposta per investimenti in ricerca e sviluppo viene prorogato fino al 2031 con una differenziazione delle aliquote: fino al periodo di imposta 2022 è confermata l’aliquota al 20% nel limite di € 4 milioni. Per i successivi periodi d’imposta fino al 2031 l’aliquota scende al 10% nel limite di € 5 milioni;

Il Credito d’Imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica viene prorogato fino al periodo d’imposta 2025. Anche in questo caso vengono differenziate le aliquote: per i periodi d’imposta 2022 e 2023 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% dei costi mentre per i periodi d’imposta 2024 e 2025 nella misura del 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni;

Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta è prorogato sino al periodo d’imposta 2025 secondo questo schema:

  • per il periodo d’imposta 2022 nella misura del 15%, nel limite di 2 milioni;
  • per il periodo di imposta 2023 nella misura del 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni
  • per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nella misura del 5% nel limite massimo di 4 milioni.

 

Stabilizzazione dei finanziamenti agevolati e del fondo perduto di SIMEST

Per ciascun anno del quinquennio 2022-2026 vengono stanziati € 1,5 miliardi per i finanziamenti agevolati e € 150 milioni per il fondo perduto dei bandi SIMEST in favore dell’internazionalizzazione delle Imprese.

 

Nuova Sabatini

È previsto un rifinanziamento di € 240 milioni del fondo Nuova Sabatini per gli anni dal 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027. Dal 2022 si ritornerà all’erogazione dell’agevolazione in più quote annuali per finanziamenti superiori a € 200.000.

 

Patent Box

Vengono introdotte alcune modifiche alla disciplina del Patent Box riformata dal recente Decreto Fiscale. In particolare, viene incrementata la maggiorazione dei costi dal 90% al 110%; viene ristretto l’ambito di applicazione dello strumento eliminando, rispetto a quanto previsto dal Decreto Fiscale, i marchi d’impresa, i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili; viene eliminata l’incumulabilità con il Credito d’imposta per R&S e innovazione tecnologica; viene data la possibilità di applicare la maggiorazione alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.

 

Transizione Ecologica

Vengono istituiti il Fondo italiano per il clima e il Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Il primo con dotazione pari a € 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di € 70 milioni dall’anno 2027, prevede che vengano finanziati interventi, anche a fondo perduto, finalizzati a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima. Il secondo, con dotazione di € 150 milioni a partire dal 2022, prevede che vengano concesse agevolazioni alle Imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico e il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.

 

Altri provvedimenti

Vengono prorogati e rifinanziati sia il Fondo di Garanzia per le PMI che quello di Garanzia Italia gestita da SACE e rifinanziati i Contratti di Sviluppo.

 

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