Il MiSE ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 10 febbraio 2022 relativo al bando “Investimenti Sostenibili 4.0” del 2022, misura tramite cui mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese delle agevolazioni a fondo perduto per progetti di investimento dall’elevato contenuto tecnologico, con particolare attenzione all’economia circolare e alla sostenibilità energetica.
Vediamo in sintesi di cosa si tratta:
- Il contesto: la trasformazione tecnologica e sostenibile delle MPMI
- Quali sono i beneficiari?
- Quali sono le spese ammissibili?
- Quali sono i limiti di spesa?
- Qual è l’entità del contributo?
- Quali sono le modalità di presentazione della domanda e le tempistiche?
BANDO MACCHINARI INNOVATIVI 2022: le caratteristiche
1. IL CONTESTO: la trasformazione tecnologica e sostenibile delle MPMI
Il bando si inserisce nella linea di interventi dedicati alle MPMI finalizzati a favorire nuovi investimenti innovativi e sostenibili delle imprese, con l’obiettivo di orientare le realtà imprenditoriali italiane verso ambiti strategici per la crescita del tessuto economico del nostro Paese. La misura è volta a supportare le imprese nel loro percorso di ripresa a seguito della crisi pandemica, indirizzandole in particolar modo verso linee di azione inerenti la trasformazione tecnologica, l’economia circolare e l’efficienza energetica, veri capisaldi dei programmi promossi dall’Unione Europea e dal MiSE.
2. CHI SONO I BENEFICIARI?
Il bando è rivolto principalmente alle Micro, Piccole e Medie Imprese operanti nel settore manifatturiero e di servizio alle imprese su tutto il territorio nazionale, che possiedano i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite, iscritte ed «attive» nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019 (art.2, punto 18, regolamento GBER);
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.
Sono esclusi dal bando i soggetti che operano nel settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.
3. QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?
Il bando Macchinari Innovativi 2022 permette alle imprese di ottenere agevolazioni per spese che riguardano:
- macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica, riconducibili a uno o più tecnologie 4.0 definite da bando;
- opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
- software correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- acquisizione di certificazioni ambientali;
- servizi di consulenza volti alla definizione della diagnosi energetica dell’unità produttiva oggetto d’intervento (che non costituisca adempimento obbligatorio), nei limiti del 3% delle spese ammissibili (esclusivamente per i programmi d’intervento con un focus particolare sulla sostenibilità energetica).
Le spese dovranno riguardare necessariamente l’unità produttiva oggetto d’investimento e rispettare i requisiti di sostenibilità ambientale definiti a livello nazionale ed europeo. Sono premiate con un punteggio aggiuntivo tutte le progettualità che prevedono un focus sull’economia circolare e sulla sostenibilità energetica dell’impresa.
4. QUALI SONO I LIMITI DI SPESA?
I programmi di investimento dovranno prevedere i seguenti limiti di spesa:
- spese non inferiori a 500.000 € e non superiori a 3.000.000 € e comunque non superiori all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato per le imprese operanti nel Mezzogiorno (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna);
- spese non inferiori a 1.000.000 € e non superiori a 3.000.000 € e comunque non superiori all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato per le imprese operanti nel Centro-Nord (Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto).
Saranno prese in considerazione solo le spese effettuate dopo la presentazione della domanda ed ultimate entro i 12 mesi successivi a tale data.
5. QUAL È L’ENTITÀ DEL CONTRIBUTO?
Il Ministero ha definito che le imprese beneficiarie riceveranno un’agevolazione a fondo perduto differenziata in funzione della loro dimensione aziendale e della loro localizzazione:
- Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
micro e piccole imprese: 60% delle spese ammissibili;
medie imprese: 50% delle spese ammissibili. - Basilicata, Molise e Sardegna:
micro e piccole imprese: 50% delle spese ammissibili;
medie imprese: 40% delle spese ammissibili. - Altre regioni:
micro e piccole imprese: 35% delle spese ammissibili;
medie imprese: 25% delle spese ammissibili.
6. QUALI SONO LE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E LE TEMPISTICHE?
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, di conseguenza i progetti d’investimento saranno istruiti in ordine cronologico e dovranno raggiungere un punteggio minimo per essere ammessi, secondo i criteri definiti da bando.
Per quanto riguarda le tempistiche, le domande possono essere presentate a partire dal 18 maggio 2022 tramite gli sportelli online gestiti da Invitalia.