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Decreto Attuativo Piano Transizione 5.0

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Novità Importanti sul Decreto Attuativo del Piano Transizione 5.0

Dopo mesi di attesa il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si appresta a pubblicare il decreto attuativo del credito d’imposta Transizione 5.0.

Il decreto risponde a molte delle domande poste negli ultimi mesi da imprese e operatori del settore.

Ecco gli elementi più importanti:

  • Definizione di struttura produttiva, processo produttivo e impresa di nuova costituzione: il decreto definisce alcuni concetti importanti al fine di verificare la possibilità di accesso al beneficio fiscale.
  • Gli aspetti temporali: saranno ammissibili i progetti avviati dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. L’avvio è la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni. La data di ultimazione degli investimenti è determinata in modi diversi a seconda che si tratti dei beni strumentali (allegato A e B), dei beni per la produzione di energia da fonti rinnovabili e della formazione. Altra data importante è il 28 febbraio 2026, termine ultimo per fornire la certificazione ex post.
  • Ridefinizione degli investimenti esclusi: rispetto al decreto dello scorso marzo vengono introdotte alcune eccezioni ai motivi di esclusione degli investimenti dovute alla necessità di rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH).
  • Chiarimenti riguardanti i beni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare le spese ammissibili (spese per moduli fotovoltaici, sistemi di stoccaggio, servizi ausiliari e trasformatori); il dimensionamento massimo dell’impianto che non potrà eccedere il 5% del fabbisogno energetico della struttura produttiva e il costo massimo ammissibile degli impianti di produzione (variabile da 780 €/kWe a 2.970 €/kWe a seconda della taglia e del tipo di fonte rinnovabile) e di stoccaggio 900 €/kWh.
  • Formazione: definiti la durata minima dell’attività di formazione (12 ore) e l’elenco delle tematiche ammesse per la formazione su transizione energetica e digitale.
  • Riduzione dei consumi energetici: si tratta del punto più delicato del nuovo decreto. Il risparmio viene calcolato confrontando la stima dei consumi energetici a regime con i consumi registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio del progetto di investimento. Nel caso in cui il progetto di investimento abbia per oggetto più processi produttivi il risparmio va calcolato sulla struttura produttiva. Qualora non si disponesse di dati energetici registrati, il calcolo verrà effettuato sulla base di una stima. Chiarimenti anche riguardo alla modalità di determinazione dello scenario controfattuale per le imprese di nuova costituzione o quello che hanno variato sostanzialmente i prodotti o i servizi nei sei mesi dalla data di avvio dell’investimento.
  • Prenotazione delle risorse e l’ottenimento del credito d’imposta: chiariti gli aspetti procedurali per la prenotazione del credito d’imposta e la successiva fruizione.
  • Allargamento della platea dei soggetti abilitati a rilasciare la certificazione del risparmio energetico: oltre a EGE ed ESCO saranno abilitati gli organismi di valutazione della conformità accreditati secondo alcuni standard UNI EN ISO e gli ingegneri iscritti nelle sezioni A degli Albi professionali in possesso di alcuni diplomi di laurea tra cui ingegneria industriale, elettrica, elettronica dell’automazione, meccanica e chimica.

La data di apertura della fase di prenotazione dei fondi verrà stabilita con un prossimo provvedimento da emanare entro dieci giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo.

Ti piacerebbe avere maggiori informazioni sul decreto attuativo del piano Transizione 5.0? Parla con uno dei nostri consulenti oggi stesso.





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    Approvato il Bando Voucher Digitale I4.0 – ecco le novità del 2022

    By Bandi

    È stato approvato il Bando Voucher Digitale I4.0 per la digitalizzazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese, promosso dalle Camere di Commercio lombarde, da Unioncamere Lombardia e da Regione Lombardia per il sostegno degli investimenti in tecnologie, formazione e consulenza 4.0.

    L’obiettivo ultimo è quello di incentivare la digitalizzazione aziendale nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 e dal progetto nazionale “Punto Impresa Digitale”, favorendo la collaborazione tra MPMI e soggetti altamente qualificati e l’adozione di modelli di sviluppo produttivo green e sostenibili, quali la produzione di vertical farming.

    La novità dell’edizione 2022 è la suddivisione della misura “Voucher Digitale I4.0” in due bandi specifici:

    • uno base, per progetti caratterizzati da complessità contenuta e un investimento minimo di €3.000, con valutazione delle domande in ordine cronologico;
    • uno avanzato, per progetti complessi e con valori di spesa minimi di €15.000, con procedura valutativa a graduatoria.

    1.BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: BASE

    Soggetti ammissibili  Progetti finanziabili  Spese Ammissibili  Agevolazione  Tempistiche

    2.BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: AVANZATO

    Soggetti ammissibili  Progetti finanziabili  Spese Ammissibili  Agevolazione  Tempistiche

     

    1. BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: BASE

    Quali sono i soggetti beneficiari:

    Possono presentare domande le micro, piccole e medie imprese lombarde che non abbiano beneficiato di contributi per il Bando “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021” e che risultano in regola con tutti i requisiti amministrativi, fiscali e previdenziali.

    Quali sono i progetti finanziabili:

    Sono ammissibili progetti incentrati sulle tecnologie digitali 4.0, ovvero soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 che favoriscano la digitalizzazione aziendale di processi, prodotti o servizi. Sono ammesse anche spese aggiuntive non propriamente 4.0, purché propedeutiche o complementari alle soluzioni tecnologiche oggetto del bando (ad esempio piani di digital marketing, di smart working, sistemi e-commerce e così via).

    I progetti di “vertical farming”, finanziati con fondi di Regione Lombardia, devono inoltre riguardare sistemi di coltivazione agricola in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale, in assenza di terreno ovvero fuori suolo o anche in assenza di luce naturale, sviluppate su moduli verticali sovrapposti, sfruttando la combinazione di tecniche quali l’acquaponica, l’idroponica o l’aeroponica.

    Quali sono le spese ammissibili?

    Sono ammissibili le seguenti spese relative ad una o più tecnologie tra quelle previste nei progetti finanziabili precedentemente citati:

    1. Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
    2. Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle citate nei progetti finanziabili, ma non esclusivamente rivolto alle specifiche tecniche dei Software e hardware acquistati;
    3. Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

    Le spese devono essere sostenute dal 1 gennaio 2022 e rendicontate entro il 31 gennaio 2023.

    La somma delle spese in consulenza e formazione deve essere pari ad almeno il 30% del totale delle spese ammissibili, ad esclusione dei progetti di vertical farming per cui la somma delle spese in attrezzature e programmi informatici deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle spese ammissibili.

    In cosa consiste l’agevolazione?

    L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per un investimento minimo di €3.000. L’intensità del contributo è del 50%, per un totale massimo di €8.000.

    Quali sono le tempistiche per la presentazione della domanda?

    Le domande devono essere presentate:

    • dalle ore 10.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VB”) per tutti i progetti ad eccezione dei progetti di “vertical farming”;
    • dalle ore 14.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VF”) per i progetti di “vertical farming”;

    Il bando chiude alle ore 12.00 del 24 giugno 2022, salvo esaurimento anticipato delle risorse. L’assegnazione del contributo avviene con procedura a sportello valutativo, di conseguenza le domande saranno valutate in ordine cronologico.

     

    2. BANDO VOUCHER DIGITALE I4.0: AVANZATO

    Quali sono i soggetti beneficiari?

    Possono presentare domande le micro, piccole e medie imprese lombarde che non hanno beneficiato di contributi per il Bando “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021” e che risultano in regola con tutti i requisiti amministrativi, fiscali e previdenziali.

    Quali sono i progetti finanziabili:

    Sono ammissibili progetti incentrati sulle tecnologie digitali 4.0, ovvero soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 che favoriscano la digitalizzazione aziendale di processi, prodotti o servizi. Sono ammesse anche spese aggiuntive non propriamente 4.0, purché propedeutiche o complementari alle soluzioni tecnologiche oggetto del bando (ad esempio piani di digital marketing, di smart working, sistemi e-commerce e così via).
    Saranno premiati progetti che riguardano ecosostenibilità e risparmio energetico (soluzioni di economia circolare, utilizzo di fonti di energia rinnovabili, logiche di sharing, diminuzione del consumo di acqua e/o rifiuti…) oppure favorire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

    Quali sono le spese ammissibili?

    Sono ammissibili le seguenti spese relative ad una o più tecnologie tra quelle previste nei progetti finanziabili precedentemente citati:

    1. Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
    2. Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle citate nei progetti finanziabili, ma non esclusivamente rivolto alle specifiche tecniche dei Software e hardware acquistati;
    3. Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).

    Le spese devono essere sostenute dal 1 gennaio 2022 e rendicontate entro il 30 marzo 2023.

    La somma delle spese in consulenza e formazione deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle spese ammissibili.

    In cosa consiste l’agevolazione?

    L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per un investimento minimo di €15.000. L’intensità del contributo è del 50%, per un totale massimo di €25.000.

    Quali sono le tempistiche per la presentazione della domanda?

    Le domande devono essere presentate tramite portale Telemaco:

    • dalle ore 11.00 del 17 maggio 2022 fino alle ore 17.00 del 4 luglio 2022.

    Il contributo è concesso con procedura valutativa a graduatoria, la cui determinazione non sarà influenzata dall’ordine cronologico di presentazione della domanda ma solo dal punteggio assegnato al progetto, con una priorità per i progetti legati a ecosostenibilità, risparmio energetico e sicurezza sul lavoro.

     

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