Il credito d’imposta ufficializzato con il Decreto Energia/Aiuti

Il conflitto Ucraina – Russia ha portato a pesanti conseguenze per tutta la nostra società, in particolar modo per quanto riguarda l’aumento dei costi della vita. Oltre ai prezzi delle materie prime, sono lievitati anche quelli di gas e luce e questa situazione sta mettendo a dura prova le imprese.

Per far fronte a tutto ciò è intervenuto il Governo, che, con il Decreto Aiuti (o Decreto Energia), ha approvato un pacchetto di misure a favore delle aziende, tra cui rientra un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta.

  1. Come funziona il credito d’imposta per energia elettrica e gas?
  2. Chi può fruirne?
  3. Qual è la percentuale dell’agevolazione sulle spese?

 

1. Come funziona il credito d’imposta per energia elettrica e gas?

Il credito d’imposta è un’agevolazione che permette alle imprese di fruire di un credito da utilizzare per ridurre le imposte dovute, ottenibile comunicando all’Agenzia delle Entrate le spese considerate ammissibili per ogni tipo di misura. Solitamente viene definito un arco di tempo entro il quale si può utilizzare. Nel caso del Credito d’imposta per l’energia elettrica e il gas, la fruizione deve avvenire entro il 31/12/2022.

2. Chi può fruirne?

Per definire chi sono i potenziali soggetti beneficiari, bisogna fare una distinzione tra le due tipologie di utenza:

  • energia elettrica – tutte le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017;
  • gas naturale – tutte le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale di cui all’articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022 n.17.

3. Qual è la percentuale dell’agevolazione sulle spese?

Prima di definire quale sia il valore del credito di cui ogni azienda potrebbe fruire, è necessario tenere presente che le spese ammissibili riguardano:

  • acquisto di energia elettrica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022 abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
  • acquisto del gas naturale consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Le imprese le cui spese siano in linea con questi criteri, possono ottenere un credito d’imposta pari al 15% delle spese per l’energia elettrica sostenute nel secondo trimestre, e al 25% per le spese in gas naturale riferite allo stesso periodo.

Vuoi verificare se la tua impresa può fruire di questo credito d’imposta?

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