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Ambiente Archivi - Pellegrino Consulting Services

Cascina - bando architettura rurale

“Architettura Rurale”, apre la seconda finestra del bando per il recupero di cascine ed altri edifici rurali

By Bandi

Regione Lombardia riapre il bando, con una dotazione finanziaria di 34 milioni di euro

Il bando Architettura Rurale arriva alla sua seconda finestra di apertura. Il motivo? Il target prefissato da Regione, e condiviso a livello comunitario, non è stato raggiunto, perciò dal 19 luglio al 29 settembre 2022 si potrà presentare nuovamente domanda (lo potrà fare anche chi ne ha già presentata una considerata non ammissibile per mancato raggiungimento del punteggio minimo).

I progetti relativi alla rigenerazione di un edificio, paesaggio rurale della prima finestra a cui sono già stati assegnati contributi sono 123, per un totale di €15.207.319. La dotazione finanziaria ancora disponibile è invece pari a €34.045.892.

Ricordiamo brevemente le caratteristiche del bando

Il Bando Architettura Rurale è la misura che permette a persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, di ricevere contributi a fondo perduto per interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.

Negli anni molti edifici originariamente utilizzati come abitazione o a scopo produttivo, come cascine, case coloniche, stalle, mulini, sono stati abbandonati e sono andati incontro ad un lento e graduale processo di decadimento. Ciò ha causato effetti negativi sulla paesaggistica italiana ed uno spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate per scopi sociali, turistici, agricoli e così via. L’obiettivo del bando, per il quale Regione Lombardia ha stanziato più di 49 milioni di euro (fondi PNRR), è proprio quello di incentivare progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale, migliorandone anche l’efficienza energetica.

Entità del contributo

L’entità del contributo varia a seconda del tipo di soggetto richiedente e dell’intervento messo in atto, oltre al tipo di regime d’aiuto relativo ad ogni soggetto. L’importo massimo concesso non può comunque superare i 150mila euro.

Nello specifico, ogni soggetto dovrà seguire una delle seguenti linee:

  • LINEA FINANZIAMENTO 1 per persone fisiche, attività non economiche e interventi finalizzati al restauro conservativo di immobili sottoposti a vincolo: interventi di restauro conservativo e recupero di beni di elevato valore storico-artistico oppure interventi di rilevanza locale e/o attività non economica – contributo del 100% delle spese ammissibili (nel limite massimo di €150.000);
  • LINEA FINANZIAMENTO 2 per imprese agricole: interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale – contributo massimo di €25.000, nei limiti definiti dal regolamento “de minimis agricolo”;
  • LINEA FINANZIAMENTO 3 per le imprese e per le aziende agricole con interventi legati ad attività turistico/didattiche (no ricettive): contributo massimo di €150.000 per impresa, nei limiti fissati dal regolamento “de minimis”;
  • LINEA FINANZIAMENTO 4 per investimenti destinati a preservare il patrimonio culturale e naturale delle aziende agricole: contributo massimo di €10.000 (aiuto in esenzione ABER);
  • LINEA FINANZIAMENTO 5 per interventi finalizzati a realizzare interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio rurale da destinare ad attività didattiche/culturali/museali che svolgano attività economica e in grado di richiamare un’utenza non di prossimità che incida sugli scambi tra gli Stati Membri: contributo massimo pari all’80% dei costi ammissibili (esenzione GBER)

 

Scarica la scheda riassuntiva del bando e scopri di più








    immagine con lampadine di erba e simbolo economia circolare

    Sostenibilità ambientale: pubblicato il bando 2022 per l’innovazione nelle filiere di economia circolare

    By Bandi

    Regione Lombardia e le Camere di Commercio stanziano più di 4 milioni a favore delle imprese che effettuano interventi a tutela dell’ambiente

    È stato pubblicato il bando per l’innovazione delle filiere di economia circolare, nella sua edizione 2022. L’obiettivo è quello di promuovere la riqualificazione delle filiere lombarde, incentivando l’adozione di comportamenti sostenibili e di paradigmi di economia circolare. I fondi stanziati sono pari a 4,03 milioni di euro, risorse di Regione Lombardia e delle Camere di Commercio lombarde

    1. Chi può beneficiare dell’agevolazione
    2. Quali sono gli interventi ammissibili
    3. Che tipo di agevolazione è prevista
    4. Quali sono le tempistiche e le modalità per la presentazione delle domande

    1. Chi può beneficiare dell’agevolazione?

    I soggetti beneficiari sono tutte le MPMI, micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione del contributo. Le imprese possono partecipare in forma singola o in aggregazione di almeno 3 imprese rappresentanti la filiera produttiva. In caso un’impresa abbia già partecipato alle precedenti edizioni del bando, può fare domanda solo in forma aggregata.

    Possono far parte dell’aggregazione anche altri soggetti quali grandi imprese, Mid Cap, centri di categoria, associazioni di categoria, che però non saranno beneficiari di contributi.

    2. Quali sono gli interventi ammissibili?

    Sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento:
    innovazione di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione rifiuti e riutilizzo di beni e materiali. Rientrano in questa categoria, per esempio, soluzioni tecnologiche in grado di ottimizzare i processi produttivi, così da ridurre o ri-utilizzare i residui del ciclo di produzione, oppure sistemi che permettano la riduzione del consumo dell’acqua, di materie prime o di energia, ma anche la creazione di partnership che garantiscano la condivisione di materiali, di servizi, e così via.

    • innovazioni di processo o di prodotto per quanto riguarda la produzione e l’utilizzo di prodotti da recupero di rifiuti, come soluzioni tecnologiche in grado di migliorare la qualità e la quantità dei prodotti riciclati o di ridurre gli scarti che si generano durante il riciclaggio.

    • attività di preparazione per il riutilizzo. Un esempio sono i programmi di take-back, ovvero iniziative volte al ritiro dei propri prodotti per poter usufruire delle componenti ancora riutilizzabili;

    • progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera;

    • sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (Eco-design). Possono essere agevolati, per fare un esempio, i progetti che riguardano la progettazione di prodotti modulari, in grado di favorirne la riparazione in caso di guasto

    • implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.

    I progetti dovranno essere realizzati e rendicontati non oltre il 20/12/2023.

    3. Che tipo di agevolazione è prevista?

    Ogni impresa o aggregazione potrà beneficiare di un contributo pari al 40% delle spese ammissibili, con un investimento minimo per progetto di €40.000.

    Il contributo massimo concedibile è di € 100.000 per progetto per le imprese in forma singola e di € 120.000 per le aggregazioni di imprese (in questo caso il contributo è assegnato ai soggetti che compongono l’aggregazione in funzione delle rispettive spese dichiarate nel modulo di domanda).

    4. Quali sono le tempistiche e le modalità per la presentazione delle domande?

    Le domande dovranno essere presentate dal 20 giugno 2022 al 19 settembre 2022 tramite apposita piattaforma. La procedura di valutazione delle domande è a graduatoria, secondo il punteggio assegnato ai vari progetti (da 0 a 100). Sono previste due fasi di valutazione, una amministrativa-formale di “sbarramento” e la successiva analisi tecnica effettuata da un apposito nucleo di valutazione.

     

    Consulta la pagina del bando

     

    Earth Day 2022 – “Invest in Our Planet”: cosa può fare la tua impresa per il pianeta?

    By Eventi

    Nella Giornata mondiale della Terra ricordiamo quali sono gli incentivi per la tutela dell’ambiente

    Il 22 aprile di ogni anno si festeggia la Giornata della Terra per ricordare la bellezza del nostro Pianeta e quanto sia importante tutelarlo. Per il 2022 è stato scelto il tema “Invest in our Planet”, perché il cambiamento deve partire da tutti noi, dalla nostra vita privata e professionale.

    Oltre ai piccoli gesti che ognuno di noi può fare in casa o in azienda, come spegnere le luci e gli schermi quando non utilizzati, limitare l’utilizzo di carta, evitare il consumo eccessivo di plastica, le istituzioni a livello nazionale e comunitario hanno messo in gioco diversi strumenti finanziari, per incentivare la transizione ecologica a livello imprenditoriale e non solo.

    Il Green Deal Europeo

    Le richieste della Commissione Europea sono state recepite ed inserite a livello italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tramite cui il nostro Paese ha definito le missioni specifiche riguardanti la decarbonizzazione del sistema e l’aumento di soluzioni di economia circolare.

    La quota d’investimento per i progetti green è pari al 37% del totale delle risorse, ovvero 59,47 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione ecologica e 25,40 miliardi per le infrastrutture legate alla mobilità sostenibile. Non mancano però fondi dedicati alla digitalizzazione e all’innovazione che coinvolgono anche l’efficienza energetica e l’economia circolare.

    Le agevolazioni a favore della transizione ecologica e dell’efficientamento energetico delle imprese

    Esistono numerosi bandi a favore delle imprese che incentivano la transizione ecologica e l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale ed energetica tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, finanziamenti o di crediti d’imposta. Vediamone alcuni:

    1. BANDO INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0 

    Misura tramite cui il MiSE mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese delle agevolazioni a fondo perduto per progetti di investimento dall’elevato contenuto tecnologico, con un punteggio aggiuntivo assegnato ai progetti con focus sull’economia circolare e sulla sostenibilità energetica dell’impresa.

    Sono ammesse spese in macchinari, impianti, attrezzature, software, opere murarie, certificazioni ambientali. Le imprese beneficiarie riceveranno contributi a fondo perduto per un importo massimo del 60% dei costi ammissibili (l’entità del contributo varia a seconda della dimensione e della localizzazione dell’azienda). Le domande possono essere presentate a partire dal 18 maggio.

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    2. BANDO SIMEST PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

    Misura rivolta alle Piccole, Medie Imprese e MidCap con fatturato estero e sede legale in Italia volta a rafforzare la competitività internazionale sostenendo programmi di transizione digitale ed ecologica. Per quanto riguarda la questione ambientale, sono ammissibili spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc) e per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti al finanziamento.

    L’importo massimo del Finanziamento coincide con il minore tra € 1.000.000 e il 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’Impresa richiedente. In ogni caso, l’esposizione complessiva dell’Impresa Richiedente verso il Fondo 394/81 non potrà essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci. L’Agevolazione si compone di un cofinanziamento a fondo perduto e di un finanziamento a medio termine. Le domande si possono presentare dal 3 al 10 maggio.

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    3. FONDO PER LA CRESCITA SOSTENIBILE DEL MISE

    L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile del MiSE prevede la concessione di agevolazioni finanziarie per il sostegno alle imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo nei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, con il fine ultimo di raggiungere obiettivi previsti dal Green New Deal italiano quali decarbonizzazione dell’economia, aumento dei paradigmi di economia circolare, riduzione dell’uso di plastica e sua sostituzione, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, adattamento e mitigazione dei rischi del cambiamento climatico.

    Le agevolazioni concesse sono finanziamenti agevolati del FRI (Fondo Rotativo Impresa), accompagnati da finanziamenti bancari e in presenza di idonea attestazione creditizia, nei limiti delle percentuali previste dalle norme di funzionamento del fondo, e contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

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    4. CREDITO D’IMPOSTA RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE, DESIGN

    Misura del MiSE a favore delle imprese che investono in Ricerca, Sviluppo, Innovazione tecnologica, design e innovazione estetica, a copertura delle spese relative all’intervento messo in atto, quali spese di personale, canoni e quote relativi a beni materiali mobili, software, privative industriali; spese per contratti con soggetti terzi, spese per consulenza o altri servizi e per materiali, forniture e prodotti analoghi.

    L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, cumulabile con altre agevolazioni, la cui aliquota varia in funzione del tipo di intervento. Per quanto riguarda l“Innovazione in ottica transizione 4.0 o ecologica”, l’importo del credito d’imposta è pari al 15% con un limite massimo di € 2.000.000.

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    5. BANDO ARCHITETTURA RURALE

    Misura di Regione Lombardia che permette a persone fisiche soggetti privati profit e non profit, proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale (cascine, mulini, edifici storici e così via), di ricevere contributi a fondo perduto (fondi PNRR) per interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale. L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio le risorse già esistenti, migliorandone l’efficienza energetica e favorendo un’integrazione nell’ambiente circostante a scopo agricolo, turistico, culturale o sociale. L’importo massimo del contributo a fondo perduto è di 150mila euro, richiedibili da persone fisiche, soggetti privati profit, imprese in forma individuale o societaria, soggetti privati non profit.

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      Cascina - bando architettura rurale

      Aperto il Bando “Architettura Rurale” per il recupero di cascine ed altri edifici rurali

      By Bandi

      Regione Lombardia eroga contributi per la valorizzazione del patrimonio rurale

      Si è aperto il 21 aprile il Bando Architettura Rurale, la misura che permette a persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, di ricevere contributi a fondo perduto per interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.

      Negli anni molti edifici originariamente utilizzati come abitazione o a scopo produttivo, come cascine, case coloniche, stalle, mulini, sono stati abbandonati e sono andati incontro ad un lento e graduale processo di decadimento. Ciò ha causato effetti negativi sulla paesaggistica italiana ed uno spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate per scopi sociali, turistici, agricoli e così via. L’obiettivo del bando, per il quale Regione Lombardia ha stanziato più di 49 milioni di euro (fondi PNRR), è proprio quello di incentivare progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale, migliorandone anche l’efficienza energetica.

      Entità del contributo

      L’entità del contributo varia a seconda del tipo di soggetto richiedente e dell’intervento messo in atto, oltre al tipo di regime d’aiuto relativo ad ogni soggetto. L’importo massimo concesso non può comunque superare i 150mila euro.

      Nello specifico, ogni soggetto dovrà seguire una delle seguenti linee:

      • LINEA FINANZIAMENTO 1 per persone fisiche, attività non economiche e interventi finalizzati al restauro conservativo di immobili sottoposti a vincolo: interventi di restauro conservativo e recupero di beni di elevato valore storico-artistico oppure interventi di rilevanza locale e/o attività non economica – contributo del 100% delle spese ammissibili (nel limite massimo di €150.000);
      • LINEA FINANZIAMENTO 2 per imprese agricole: interventi di protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale – contributo massimo di €25.000, nei limiti definiti dal regolamento “de minimis agricolo”;
      • LINEA FINANZIAMENTO 3 per le imprese e per le aziende agricole con interventi legati ad attività turistico/didattiche (no ricettive): contributo massimo di €150.000 per impresa, nei limiti fissati dal regolamento “de minimis”;
      • LINEA FINANZIAMENTO 4 per investimenti destinati a preservare il patrimonio culturale e naturale delle aziende agricole: contributo massimo di €10.000 (aiuto in esenzione ABER);
      • LINEA FINANZIAMENTO 5 per interventi finalizzati a realizzare interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio rurale da destinare ad attività didattiche/culturali/museali che svolgano attività economica e in grado di richiamare un’utenza non di prossimità che incida sugli scambi tra gli Stati Membri: contributo massimo pari all’80% dei costi ammissibili (esenzione GBER)

      Tempistiche

      Tutti i soggetti che hanno in programma interventi di valorizzazione o restauro di architettura rurale dovranno presentare le loro domande tramite la piattaforma di Regione Lombardia a partire dalle ore 10.00 del 21 aprile 2022 ed entro le ore 16.00 del 15 giugno 2022 (salvo esaurimento delle risorse, la scadenza originaria era al 23 maggio ed è stata prorogata). Il bando prevede una procedura valutativa a sportello, di conseguenza le domande saranno valutate in ordine cronologico.

      Pena la decadenza del contributo, i progetti dovranno essere:
      – avviati entro il 30 giugno 2023 (ammissibili anche i progetti avviati a partire dal 1°febbraio 2020);
      – conclusi entro il 31 dicembre 2025.

      L’elenco dei progetti ammissibili al finanziamento sarà determinato dalla Regione Lombardia che lo trasmetterà al Ministero della Cultura entro il 31 maggio 2022.

      SCARICA LA SCHEDA APPROFONDITA DEL BANDO