La Camera dei Deputati ha approvato la Legge di Bilancio 2022. I principali provvedimenti in ambito agevolativo consistono nella proroga triennale del Credito d’imposta per investimenti materiali e immateriali 4.0 e in quella decennale del Credito d’imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.

Nello specifico:

Investimenti materiali 4.0

Viene prorogato il Credito d’imposta 4.0 con una decisa riduzione delle aliquote per gli investimenti effettuati dal 01/01/2023 al 31/12/2025 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2026) nella misura del:

Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2023) non cambia nulla rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)

 

Investimenti immateriali 4.0

Il Credito d’Imposta al 20% è prorogato di un anno, al 31/12/2023 sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2024) fino a € 1 milione. L’aliquota scenderà al 15% nel 2024 con consegne entro il 30 giugno 2025 e al 10% nel 2025 con consegne entro il 30 giugno 2026.

Ricordiamo che, sia per i beni materiali che per gli immateriali, il Credito d’imposta è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione del bene.

 

Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

La nuova Legge di Bilancio proroga al 2031 l’operatività del Credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e al 2025 per le attività di innovazione tecnologica e design.

In particolare, il Credito d’Imposta per investimenti in ricerca e sviluppo viene prorogato fino al 2031 con una differenziazione delle aliquote: fino al periodo di imposta 2022 è confermata l’aliquota al 20% nel limite di € 4 milioni. Per i successivi periodi d’imposta fino al 2031 l’aliquota scende al 10% nel limite di € 5 milioni;

Il Credito d’Imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica viene prorogato fino al periodo d’imposta 2025. Anche in questo caso vengono differenziate le aliquote: per i periodi d’imposta 2022 e 2023 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% dei costi mentre per i periodi d’imposta 2024 e 2025 nella misura del 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni;

Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito d’imposta è prorogato sino al periodo d’imposta 2025 secondo questo schema:

 

Stabilizzazione dei finanziamenti agevolati e del fondo perduto di SIMEST

Per ciascun anno del quinquennio 2022-2026 vengono stanziati € 1,5 miliardi per i finanziamenti agevolati e € 150 milioni per il fondo perduto dei bandi SIMEST in favore dell’internazionalizzazione delle Imprese.

 

Nuova Sabatini

È previsto un rifinanziamento di € 240 milioni del fondo Nuova Sabatini per gli anni dal 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027. Dal 2022 si ritornerà all’erogazione dell’agevolazione in più quote annuali per finanziamenti superiori a € 200.000.

 

Patent Box

Vengono introdotte alcune modifiche alla disciplina del Patent Box riformata dal recente Decreto Fiscale. In particolare, viene incrementata la maggiorazione dei costi dal 90% al 110%; viene ristretto l’ambito di applicazione dello strumento eliminando, rispetto a quanto previsto dal Decreto Fiscale, i marchi d’impresa, i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili; viene eliminata l’incumulabilità con il Credito d’imposta per R&S e innovazione tecnologica; viene data la possibilità di applicare la maggiorazione alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.

 

Transizione Ecologica

Vengono istituiti il Fondo italiano per il clima e il Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Il primo con dotazione pari a € 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di € 70 milioni dall’anno 2027, prevede che vengano finanziati interventi, anche a fondo perduto, finalizzati a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima. Il secondo, con dotazione di € 150 milioni a partire dal 2022, prevede che vengano concesse agevolazioni alle Imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico e il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.

 

Altri provvedimenti

Vengono prorogati e rifinanziati sia il Fondo di Garanzia per le PMI che quello di Garanzia Italia gestita da SACE e rifinanziati i Contratti di Sviluppo.

 

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