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Bando FESR dedicato allo sviluppo competitivo delle strutture ricettive

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🟢 BANDO ATTIVO |

Obiettivi

Il bando “Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere” intende promuovere gli investimenti per lo sviluppo delle imprese turistiche e per la progettazione di offerte innovative, anche in ottica di sostenibilità ambientale, attraverso interventi di realizzazione e riqualificazione di strutture ricettive alberghiere e non alberghiere.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Potranno accedere al bando tutte le PMI alberghiere e non alberghiere, che devono effettuare delle opere di riqualificazione di attività già esistente oppure costituire una nuova struttura ricettiva.

Nel caso di strutture ricettive già esistenti già esistenti:

  • Risultino regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese;
  • Abbiano una sede operativa attiva in Lombardia;
  • Esercitino l’attività di struttura ricettiva alberghiera (alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; condhotel; alberghi diffusi); struttura ricettiva non alberghiera all’aria aperta (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta); struttura ricettiva non alberghiera (case per ferie, ostelli per la gioventù, case e appartamenti vacanze in forma imprenditoriale, foresterie lombarde, locande, rifugi alpinistici o escursionistici).

Nel caso di nuove strutture ricettive:

  • Risultino regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese;
  • Dichiarino l’intenzione di attivare entro l’erogazione del saldo dell’agevolazione una sede operativa in Lombardia;
  • Dichiarino l’intenzione di esercitare una delle seguenti tipologie di attività ricettiva: Struttura ricettiva alberghiera (alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; condhotel; alberghi diffusi); struttura ricettiva non alberghiera all’aria aperta (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta); struttura ricettiva non alberghiera (case per ferie, ostelli per la gioventù, case e appartamenti vacanze in forma imprenditoriale, foresterie lombarde, locande, rifugi alpinistici o escursionistici).

Interventi ammissibili

Il proprietario dell’immobile oppure il gestore della struttura ricettiva, con sede in Lombardia, potrà presentare domanda per effettuare progetti che abbiano un investimento minimo non inferiore a € 80.000. Sono ammissibili progetti che abbiano le seguenti caratteristiche:

  1. Interventi di riqualificazione di una struttura ricettiva alberghiera o non alberghiera esistente;
  2. Interventi di realizzazione di una nuova struttura ricettiva alberghiera o non alberghiera.

Spese ammissibili

L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a graduatoria. Le spese dovranno essere sostenute in seguito alla presentazione della domanda e gli interventi dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria.

Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

  1. Arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software;
  2. Opere edili-murarie e impiantistiche;
  3. Progettazione e direzione lavori;
  4. Spese generali.

Tipologia ed entità delle agevolazioni

L’agevolazione è concessa sotto forma di fondo perduto nella misura del 50% e viene erogata in due tranche:

  1. In anticipo, pari al 50% dell’agevolazione ammessa (facoltativo);
  2. A saldo, a seguito della conclusione del progetto.

Per i soggetti beneficiari costituiti entro il 30 settembre 2022, l’agevolazione viene concessa nel rispetto del “Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti sul territorio regionale colpite dalla crisi” nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un importo massimo di € 500.000.

Per i soggetti beneficiari costituiti a partire dal 1° ottobre 2022, l’agevolazione viene concessa nel rispetto degli aiuti “de minimis” nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un importo massimo di € 200.000.

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    Linea Sviluppo Aziendale: Un bando FESR a favore delle imprese

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    🟡 | BANDO IN APERTURA

    Obiettivi

    La Linea Sviluppo Aziendale è un bando messo a disposizione da Regione Lombardia, con dotazione finanziaria di 115 milioni di euro a valere sui fondi comunitari FESR con l’obiettivo di favorire lo sviluppo aziendale, il rafforzamento della flessibilità produttiva e organizzativa, anche in ottica di crescita dimensionale con particolare riferimento al ricorso alle nuove tecnologie digitali.

    Chi sono i soggetti beneficiari?

    La domanda di partecipazione per la Linea Sviluppo Aziendale può essere presentata dalle PMI e dalle MidCap, ossia dalle imprese con un organico massimo di 3.000 dipendenti, che abbiano i seguenti requisiti:

    • Siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno 2 bilanci depositati alla data di presentazione della domanda
    • Abbiano una sede operativa in Lombardia

    Tipologia ed entità delle agevolazioni

    L’agevolazione si compone di una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato da un soggetto finanziatore convenzionato e da un contributo a fondo perduto in conto capitale erogato a saldo.

    Il finanziamento dovrà essere caratterizzato da un importo massimo di €2.850.000, con un tasso di interesse pari al tasso di mercato e con una durata che va da 36 a 72 mesi (preammortamento di 24 mesi).

    In funzione della dimensione aziendale e della localizzazione dell’impresa, l’agevolazione complessiva copre dal 35% al 10% delle spese ammissibili.

    Interventi ammissibili

    Gli investimenti devono esser finalizzati all’ammodernamento e all’ampliamento produttivo. I programmi di investimento devono avere un valore non inferiore a €100.000 e non superiore a €3.000.000.

    Per le PMI, l’intervento potrà consistere in un investimento in attivi materiali e/o immateriali per:

    • Installare un nuovo stabilimento
    • Ampliare uno stabilimento esistente
    • Diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi
    • Trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente

    Per le MidCap, l’intervento potrà consistere in un investimento in attivi materiali e/o immateriali per:

    • Installare un nuovo stabilimento
    • Diversificare le attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento

    Spese ammissibili

    Le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione. Gli interventi dovranno essere realizzati entro 15 mesi dalla data di approvazione dell’agevolazione.

    1. Acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
    2. Acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio;
    3. Acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;
    4. Opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% della voce a);

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      Linea Green: Un bando FESR a favore dell’ambiente

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      🟢 BANDO ATTIVO |

      Obiettivi

      La Linea Investimenti Green è un bando messo a disposizione da Regione Lombardia, con dotazione finanziaria di 65 milioni di euro a valere sui fondi comunitari FESR per favorire l’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese e la riduzione dell’impatto ambientale, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici, che tramite il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi.

      Chi sono i soggetti beneficiari?

      La domanda di partecipazione per la Linea Green può essere presentata dalle PMI e dalle grandi imprese, che abbiano i seguenti requisiti:

      • Siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno 2 bilanci depositati alla data di presentazione della domanda
      • Abbiano una sede operativa in Lombardia

      Le domande di partecipazione delle grandi imprese verranno prese in considerazione se inviate entro il 28 luglio 2023.

      Tipologia ed entità delle agevolazioni

      L’agevolazione si compone di una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine e da un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento.

      In funzione della dimensione aziendale e della localizzazione dell’impresa, l’agevolazione complessiva copre dal 15% al 50% delle spese ammissibili.

      Interventi ammissibili

      Gli investimenti devono essere finalizzati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese, in modo da favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi attraverso la riduzione dei consumi energetici, il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.

      I programmi di investimento devono avere un valore non inferiore a €100.000 e non superiore a €10.000.000 (per le concessioni entro il 31/12/2023) e a €3.000.000 per le concessioni successive al 31/12/2023.

      Per essere ammissibile, l’intervento di efficientamento energetico dovrà essere corredato in fase di domanda dalla diagnosi energetica, finalizzata ad individuare esclusivamente gli investimenti o le soluzioni green.

      Spese ammissibili

      Le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione. Inoltre, dovranno essere collegate e funzionali al progetto di investimento. Gli interventi dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di approvazione dell’agevolazione, con possibile proroga di 3 mesi.

      1. Macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali, in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
      2. Rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa di cui alle lettere a), c), d), e);
      3. Impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
      4. Sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
      5. Caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
      6. Sistemi di domotica per il risparmio energetico;
      7. Apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.);
      8. Software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas;
      9. Acquisizione di brevetti;
      10. Opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci da a) a f) nel limite del 20% di tali voci di spesa;
      11. Solo in Regime 3.13 e De minimis, costi di formazione relativi al progetto presentato;
      12. Solo in Regime 3.13 e De minimis, spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche e diagnosi energetiche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a i);
      13. Solo in Regime 3.13 e De minimis, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere da a) a k) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.

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        Green New Deal italiano

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        🟢 BANDO ATTIVO | 

        OBIETTIVI

        La misura è promossa dal MiSE, in linea con le direttive europee e con quelle nazionali del PNRR, per incentivare gli investimenti delle imprese in ambiti quali la decarbonizzazione, la riduzione o sostituzione dell’utilizzo della plastica, l’economia circolare, la mitigazione dei rischi dovuti al cambiamento climatico, il turismo sostenibile e la rigenerazione urbana.

        DOTAZIONE FINANZIARIA

        La dotazione finanziaria complessiva è pari a 750 milioni di euro, di cui 600 per finanziamenti agevolati e 150 per contributi a fondo perduto. Il 60% dei fondi è destinato alle PMI e alle reti di imprese.

        BENEFICIARI

        Possono far domanda le imprese di qualsiasi dimensione, quindi anche le grandi imprese, purché esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, in forma singola o congiunta.

        INTERVENTI AMMISSIBILI

        Sono ammissibili interventi negli ambiti green sopracitati che comprendano attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o il miglioramento di quelli esistenti, e/o attività di industrializzazione (esclusivamente per le PMI) dei risultati di ricerca, anche di pregressi progetti non oggetto di bando.

        Gli interventi devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e realizzati in un periodo di tempo compreso tra i 12 e i 36 mesi, per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, di massimo 12 mesi per le attività di industrializzazione.

        SPESE AMMISSIBILI

        I progetti d’investimento devono avere valore non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 40 milioni di euro. Le spese ammissibili si differenziano in base alla tipologia di attività portata avanti e devono riguardare:

        Ricerca industriale e sviluppo sperimentale

        • il personale dell’impresa, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, impiegato nel progetto;
        • gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
        • i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know how;
        • le spese generali relative al progetto;
        • i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

        Attività di industrializzazione

        • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo di tali beni;
        • acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno tre anni;
        • acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica, e comunque diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.

        AGEVOLAZIONE

        L’agevolazione è concessa nella forma del contributo a fondo perduto, per una percentuale massima del:

        • 15% per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relativa alle attività di industrializzazione;
        • 10% per l’acquisizione di immobilizzazioni relative al progetto da realizzare.

        Inoltre, verranno concessi finanziamenti agevolati pari al 60% dei costi di progetto finanziamenti bancari nella misura minima del 20% e se in possesso di idonea attestazione creditizia.

        PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TEMPISTICHE

        Le domande potranno essere caricate dal 4 novembre e inviate dalle ore 10 del 17 novembre.

        Sono previste due procedure di accesso alle agevolazioni:

        • investimenti di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni  – Procedura valutativa a sportello, con accesso alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico di presentazione. Per le domande in forma congiunta, possono partecipare al massimo 3 imprese;
        • investimenti superiori a 10 milioni e fino a 40 milioni – Procedure valutativa negoziale, con accesso alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico di presentazione.  Per le domande in forma congiunta, possono partecipare al massimo 5 imprese.

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          Servizio di monitoraggio 4.0 e di reportistica

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          🟢 SERVIZIO ATTIVO |

           

          OBIETTIVI

          L’agenzia delle Entrate ha reso noto che i soggetti che hanno fruito dei benefici 4.0, sia sotto forma di Iper ammortamento che di Credito d’imposta, sono tenuti a dimostrare che i requisiti certificati nella perizia o nell’autocertificazione siano stati mantenuti per tutto il periodo di fruizione del beneficio fiscale, pena la perdita dei vantaggi fiscali ottenuti.

          Per non rischiare di perdere il contributo ottenuto, ogni impresa beneficiaria deve quindi far fronte alla necessità di mantenere costantemente aggiornata la documentazione riguardante i beni agevolati, per dimostrare che non vengano meno le caratteristiche che li rendono 4.0.

          Il nostro servizio di monitoraggio 4.0 e di stesura della relativa reportistica, svolto da consulenti esperti, ha proprio l’obiettivo di verificare e documentare la presenza dei requisiti 4.0 dei beni, inizialmente accertati in fase di domanda e che devono permanere per l’intero periodo definito da bando.

          A CHI È RIVOLTO IL SERVIZIO

          Il servizio è già attivo e disponibile per tutte le imprese che hanno fruito dei benefici fiscali relativi a Credito d’Imposta 4.0 e Iper-ammortamento.

           

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          Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design

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          🟢 BANDO ATTIVO |

           

          OBIETTIVI

          La misura, che ha sostituito la vecchia normativa risalente al 2014, si pone l’obiettivo di incentivare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle Imprese e per favorirne i processi di transizione digitale, di economia circolare e di sostenibilità ambientale.

          BENEFICIARI

          Tutte le Imprese residenti in Italia indipendentemente dalla natura giuridica, settore di appartenenza, dimensione e regime contabile che effettuano investimenti nelle seguenti attività:

          • ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico;
          • innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati con una premialità se finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
          • design e innovazione estetica svolte da Imprese operanti nei settori della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile, dell’arredo e della ceramica, per la realizzazione di nuovi prodotti e campionari.

          Per le imprese ammesse al credito d’imposta, la fruizione del beneficio spettante è comunque subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

          PROGETTI AMMISSIBILI

          Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale:

          • Ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali, senza necessariamente considerare un utilizzo o un’applicazione particolare a breve termine delle nuove conoscenze acquisite da parte dell’Impresa;
          • Ricerca industriale: lavori originali intrapresi al fine di individuare le possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze per trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato. Tali attività, in particolare, mirano ad approfondire le conoscenze esistenti al fine di risolvere problemi di carattere scientifico o tecnologico. Il loro risultato è rappresentato, di regola, da un modello di prova (anche prototipo in ambiente di laboratorio) che permette di verificare sperimentalmente le ipotesi di partenza e di dare dimostrazione della possibilità o meno di passare alla fase successiva dello sviluppo sperimentale, senza l’obiettivo di rappresentare il prodotto o il processo nel suo stato finale;
          • Sviluppo sperimentale: lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni tecniche necessarie in funzione della realizzazione di nuovi prodotti o nuovi processi di produzione o in funzione del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti.

          Innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o significativamente migliorati rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa con una premialità se finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

          Design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica. Essi sono finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’Impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.

          SPESE AMMISSIBILI

          1. Le spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’Impresa, nei limiti del loro effettivo impiego in tali operazioni;
          2. le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa relativo al periodo d’imposta di utilizzo e nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale;
          3. le spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta. Nel caso di contratti di ricerca extra muros stipulati con università, istituti di ricerca e startup innovative aventi sede nel territorio dello Stato, le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare. Nel caso in cui i contratti siano stipulati con Imprese o soggetti appartenenti al medesimo gruppo dell’Impresa committente, si applicano le stesse regole applicabili nel caso di attività di ricerca e sviluppo svolte internamente all’Impresa. Nel caso di contratti stipulati con soggetti esteri, le spese sono ammissibili a condizione che i soggetti cui vengono commissionati i progetti relativi alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, anche se appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente, siano fiscalmente residenti o localizzati in altri Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo;
          4. le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, nel limite massimo complessivo di € 1.000.000 e a condizione che siano utilizzate direttamente ed esclusivamente per lo svolgimento delle attività inerenti ai progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
          5. le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili e di quelle per contratti di ricerca extra muros, senza tenere conto della maggiorazione ivi prevista, a condizione che i relativi contratti siano stipulati con soggetti residenti nel territorio dello Stato o con soggetti fiscalmente residenti o localizzati in altri Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo;
          6. le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta svolti internamente dall’Impresa anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale ovvero, nel caso di ricerca extra muros, del 30% dei costi dei contratti.

          AGEVOLAZIONE

          L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione della tipologia di attività a cui le spese si riferiscono. In dettaglio:

          • 20% per le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel limite massimo di € 4.000.000;
          • 15% per le spese relative innovazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 nel limite massimo di € 2.000.000;
          • 10% per le spese relative a innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati nel limite massimo di € 2.000.000;
          • 10% per le spese relative a design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nel limite massimo di € 2.000.000.

          Il credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto.

          Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile previsto dal presente comma sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a € 5.000.

          Ai fini dei successivi controlli, le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione. Per le attività ammissibili commissionate a soggetti terzi, la relazione deve essere redatta e rilasciata all’impresa dal soggetto commissionario che esegue le attività.

          FRUIZIONE

          Il Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design è fruibile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

           

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          Credito d’imposta 4.0

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          🟢 BANDO ATTIVO |

           

          OBIETTIVI

          Supportare le Imprese che investono in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi in Italia. Il Credito d’imposta 4.0 è un incentivo fiscale, inquadrato nella direttrice chiave degli investimenti innovativi prevista con il Piano Nazionale Impresa 4.0 attuato fin dal 2017 sotto forma di iper-ammortamento. L’incentivo è stato pensato per accelerare la transizione 4.0, ovvero lo sviluppo nel sistema organizzativo teso a superare la semplice automazione dei processi. Il processo innovativo è principalmente caratterizzato dalla disponibilità di sensori e connessioni a basso costo e un contesto che richiede l’uso più pervasivo di tecnologie computazionali, analisi di dati e informazioni, nuovi materiali, macchine, componenti e sistemi automatizzati, digitalizzati e connessi.

          BENEFICIARI

          Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano e dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

          SPESE AMMISSIBILI

          Beni strumentali materiali 4.0 (Allegato A):

          • Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
          • Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
          • Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».

          Visualizza in dettaglio l’elenco dei beni materiali 4.0 (Allegato A)

          Beni strumentali immateriali 4.0 (Allegato B):

          • Software, sistemi e piattaforme funzionali al processo di trasformazione 4.0.

          Visualizza in dettaglio l’elenco dei beni immateriali 4.0 (Allegato B)

          REQUISITI DEI BENI PER ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI

          5 caratteristiche obbligatorie:

          1. Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Control);
          2. Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
          3. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
          4. Interfaccia tra uomo e macchina semplice e intuitiva;
          5. Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

          Ulteriori caratteristiche facoltative (è necessario averne almeno 2 su 3):

          1. Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
          2. Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
          3. Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico – digital twin).

          Visualizza in dettaglio i requisiti obbligatori e facoltativi.

          Per ognuno dei beni di valore superiore a € 300.000 è necessario produrre una perizia asseverata semplice rilasciata da un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B della legge 232/2016.

          AGEVOLAZIONE

          BENI MATERIALI 4.0

          Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2023) non cambia nulla rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020)

          • 40% per la quota d’investimenti fino a € 2,5 milioni;
          • 20% per la quota di investimenti eccedente i € 2,5 milioni fino a € 10 milioni;
          • 10% per la quota di investimenti eccedente i € 10 milioni fino a € 20 milioni.

          BENI IMMATERIALI 4.0

          Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è previsto un aliquota del 50% fino a € 1 milione. Saranno accettati anche gli investimenti terminati entro il 30 giugno 2023, purché entro il 31 dicembre di quest’anno il relativo ordine risulti approvato dal venditore e sia avvenuto il pagamento con acconto del 20% del costo di acquisizione.

          L’aliquota sarà del 20% fino al 31/12/2023 sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (con consegna dei beni fino al 30 giugno 2024). L’aliquota scenderà al 15% nel 2024 con consegne entro il 30 giugno 2025 e al 10% nel 2025 con consegne entro il 30 giugno 2026.

          Ricordiamo che, sia per i beni materiali che per gli immateriali, il Credito d’imposta è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione del bene.

          L’OFFERTA DI PELLEGRINO CONSULTING SERVICES

          Affianchiamo le Imprese analizzando le caratteristiche dei beni già acquisiti e quelli da acquisire verificandone la conformità con quanto previsto dalla normativa vigente e suggerendo le eventuali riconfigurazioni del bene per accedere ai benefici fiscali. L’analisi si focalizza sull’effettiva interconnessione dei beni e sulla modalità con cui essa si attua.

          Inoltre, supportiamo le Imprese nell’ottimizzazione delle varie agevolazioni offerte dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria valutandone tra l’altro la cumulabilità con il beneficio fiscale previsto dalla norma. Con il nostro Staff tecnico provvediamo a redigere la perizia giurata corredata dell’analisi tecnica dei beni oggetto dei benefici fiscali.

           

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          Sostegno dei beni strumentali nella nuova sabatini

          Bando Nuova Sabatini

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          🟢 BANDO ATTIVO |

          Il bando che rafforza il sistema produttivo e competitivo delle PMI

          OBIETTIVI

          Sostenere la crescita della competitività delle imprese sostenendo gli investimenti in beni strumentali.

          BENEFICIARI

          Micro, piccole e medie imprese appartenenti a tutti i settori. Sono escluse le imprese:

          • operanti nelle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007);
          • che esercitano attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

          SPESE AMMISSIBILI

          Sono ammesse le spese per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di:

          • impianti e macchinari (classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2);
          • attrezzature industriali e commerciali (classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.3);
          • altri beni (classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.4).

          AGEVOLAZIONE

          • Finanziamento o leasing concesso da una banca convenzionata;
          • Contributo concesso dal Ministero dello sviluppo economico, erogato in unica soluzione per investimenti fino a € 200.000 e determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: 
            • 2,75% per gli investimenti ordinari; 
            • 3,575% per gli investimenti industria 4.0. 
            • 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023). 
          • Calcola il contributo
          Proposta investimenti green Nuova Sabatini

          La linea Green

          A partire dal 1 gennaio 2023, Sabatini Green consente di richiedere il contributo per investimenti in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

          L’agevolazione è concessa alle PMI nella forma di un contributo in conto impianti (fondo perduto) di circa il 10% del valore del bene.

          LE NOVITÁ PROCEDURALI

          La domanda dovrà essere compilata sul portale del MIMIT e, successivamente, inviata via PEC alla banca concessionaria. Inoltre, il CUP verrà rilasciato alla presentazione della domanda e non più all’approvazione dell’agevolazione e dovrà essere riportato sulle fatture.

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